UCRAINA. Il mondo deve "ripensare la sicurezza nucleare", ha esortato il ministro dell'Energia ucraino Herman Halouchtchenko, descrivendo i rischi corsi a Zaporizhzhia dove la centrale ha sfiorato un incidente già cinque volte.

"Questo è un appello rivolto a tutti i Paesi del mondo", ha detto ieri sera in un'intervista a margine del viaggio a Parigi per la Conferenza internazionale a sostegno dell'Ucraina.

Halouchchenko va in Francia sia per chiedere attrezzature per aiutare gli ucraini a superare l'inverno (negli ultimi due mesi è stato demolito più del 40% delle infrastrutture energetiche), sia per prepararsi al futuro e alla ricostruzione.

Il Paese dipende per oltre il 50% dal nucleare per la sua produzione di elettricità e non ha alcuna intenzione di rinunciarvi. "Abbiamo piani per nuovi impianti, contratti già firmati e continueremo con il nucleare perché abbiamo una grande esperienza e migliaia di professionisti", ha detto il ministro dell'Energia ucraino.

D'altra parte, secondo Halouchtchenko è urgente rivedere i manuali di sicurezza nucleare civile che, a suo dire, non hanno previsto quanto sta accadendo in Ucraina. "Nessuno ci ha pensato, perché tutti i rischi considerati erano accidentali", dice, compreso lo schianto di un aereo e la capacità di un reattore di resistere.

"Dobbiamo considerare le minacce militari: è un fatto assolutamente nuovo, non solo per noi ma per il mondo intero; dobbiamo pensarci insieme. Questa guerra cambia assolutamente la nostra visione della sicurezza nucleare", ha affermato. "Quello che vediamo, e non è solo un problema di sicurezza nucleare Ucraina, è che qualsiasi missile può volare per mille chilometri e colpire un reattore nucleare. Questa situazione ci spinge assolutamente a ripensare cosa dobbiamo fare dal punto di vista della sicurezza". (ANSA)

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