"Non provo più nulla: né odio, né rabbia per Filippo, penso solo alla mia Giulia che è andata e non c’è più." Queste sono le parole strazianti di Gino Cecchettin, il padre di Giulia, la giovane studentessa vittima di un tragico omicidio, per il quale è stato arrestato l'ex fidanzato Filippo Turetta. Questa mattina, Gino Cecchettin si è rivolto ai giornalisti uscendo dalla sua abitazione a Vigonovo (Venezia) per condividere il suo dolore e ringraziare coloro che hanno partecipato alla fiaccolata in memoria della figlia.

"Ringrazio tutti quelli che hanno partecipato alla fiaccolata di ieri sera tra le strade di Vigonovo, la partecipazione è stata enorme ed è arrivata al cuore, non smetterò mai di ringraziare," ha aggiunto, mostrando la gratitudine per il sostegno ricevuto da parte della comunità.

L'ultimo scambio di messaggi tra Giulia Cecchettin e suo papà Gino

Gino Cecchettin ha anche condiviso sui social media uno scambio di messaggi con la figlia, evidenziando il profondo legame che li univa. La figlia scriveva al padre: "Spero di non averti svegliato. Sono andata a prendere l’autobus per andare a fare colazione con i miei amici," concludendo con un "Ti voglio bene." Le parole di affetto della giovane sono state ricambiate dal padre con un sentito "Grazie amore, anch’io tanto."

Oltre al padre, anche la sorella di Giulia, Elena Cecchettin, ha condiviso il suo dolore e la sua indignazione per l'accaduto."Filippo ha deciso di chiudere la vita di mia sorella e non aveva il diritto di farlo. Lui non ha spezzato solo la sua vita, ma anche la mia e quella della mia famiglia."

"Io mi sveglio ogni mattina e mi viene da piangere a pensare che mia sorella non è nella camera a fianco alla mia e stamattina me la sono immaginata che diceva 'vai Ele spacca tutto' perché lei mi supportava in tutto," ha detto Elena, visibilmente commossa.

"Lui non ne aveva il diritto"

La giovane ha concluso con fermezza: "Lui non aveva il diritto, non ne aveva il diritto, lui non è nessuno per avere questo potere e non doveva prenderselo." Le sue parole denotano l'assoluta condanna nei confronti di chi ha compiuto questo gesto vile e l'urgente necessità di combattere la violenza di genere.

La tragedia che ha colpito la famiglia Cecchettin ha suscitato un'ondata di solidarietà e partecipazione. Migliaia di persone infatti si sono unite in una fiaccolata per ricordare Giulia e per ribadire l'importanza di combattere ogni forma di violenza. Le loro parole, cariche di dolore e di impegno, richiamano l'attenzione su una realtà sociale che richiede un impegno collettivo per essere sradicata.

Tortoreto in lacrime per Renato Di Remigio: addio a un giovane papà
«Filippo Turetta ragazzo modello». Nasce la pagina social in difesa del giovane accusato di omicidio volontario