NEW YORK - Il tribunale penale a Manhattan ha raggiunto il verdetto nel processo contro l'ex produttore cinematografico Harvey Weinstein: è stato dichiarato colpevole di violenza sessuale di primo grado nei confronti dell'ex assistente di produzione Miriam Haley, e di stupro di terzo grado su Jessica Mann, aspirante attrice. L'ex produttore doveva rispondere di cinque capi di imputazione tra molestie e stupri: è stato giudicato colpevole per due e non colpevole per le altre tre imputazioni, assolto dalle accuse di aggressione sessuale predatoria. Per raggiungere il verdetto la giuria ha accolto la veridicità della testimonianza dell'attrice Annabella Sciorra. Le accuse si basavano sulla testimonianza di Miriam Haley secondo la quale Weinstein l'aveva forzata a fare sesso orale nel 2006 e sulla testimonianza di Jessica Mann, che aveva descritto lo stupro avvenuto nel 2013. Weinstein è arrivato in Aula dopo aver fatto colazione all'hotel Four Seasons di New York Downtown, indossando un abito blu scuro e appoggiandosi al deambulatore. Secondo quanto riporta la Reuters, "sembrava di buon umore".
L'ex re Mida di Hollywood, 67 anni, si è dichiarato non colpevole dall'inizio del processo. Il 22 febbraio scorso, i giurati, arrivati al quarto giorno di deliberazioni, avevano fatto sapere di aver raggiunto un impasse sulle due imputazioni più gravi contro l'ex produttore e l'unanimità su altre imputazioni minori. Il giudice Jason Burke gli aveva detto di raggiungere un verdetto unanime su tutte le imputazioni. Il processo è cominciato i primi di gennaio, l'ex produttore rischia il carcere a vita se i giurati lo considereranno colpevole.
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