Tragedia a Taranto: giovane morto cadendo dal cavalcavia croce. Cause della caduta ancora incerte; indagini in corso da parte della polizia

Questa sera, la città di Taranto è scossa da una tragedia: un giovane di 19 anni, di nazionalità bangladese, è morto dopo essere caduto dal cavalcavia nella zona Croce. Questa strada collega Porta Napoli alla Statale 106 ed è ora il luogo di un'indagine in corso.

La causa della caduta rimane incerta in questo momento. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia Volante, della Mobile e della Squadra Scientifica per eseguire i rilievi necessari. Non è chiaro se si sia trattato di un gesto deliberato, un possibile suicidio, oppure se il giovane sia stato spinto nel vuoto da terzi.

Le indagini sono in corso per gettare luce su questa tragica vicenda e determinare le circostanze esatte che hanno portato alla morte del giovane. Gli abitanti di Taranto seguono con sgomento e preoccupazione gli sviluppi dell'indagine mentre le autorità cercano di fare chiarezza su questo drammatico evento. Fonte: Taranto Buonasera

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Morto l'imprenditore Piero Bellanova, aveva 57 anni

La città di Ostuni è immersa nel dolore a seguito della prematura scomparsa di Piero Bellanova, un noto ed amato imprenditore della zona. Piero Bellanova si è spento nella mattinata di ieri a Modena, all'età di soli 57 anni, dopo una lunga lotta contro una malattia che ha segnato la sua vita.

Bellanova è stato l'artefice della creazione del suggestivo "Giugrà," situato nella contrada Pascarosa di Ostuni. Questa struttura, inaugurata nell'estate del 2010, è diventata nel corso degli anni una vera e propria icona, celebre per la qualità degli eventi e dei concerti che vi si sono svolti, come amava ribadire lo stesso Bellanova. Il suo carattere generoso, la sua bontà d'animo e la sua visione unica lo hanno reso una figura di spicco nella comunità di Ostuni.

La fiducia di Piero Bellanova verso gli altri e la vita stessa non avevano limiti. Con grande intelligenza, creatività e perseveranza, ha trasformato il "Giugrà" in un punto di riferimento per l'intero territorio. La sua carriera professionale è stata ricca di successi, avviata come speaker radiofonico e presentatore su importanti palchi. Ma ciò che ha davvero lasciato un'impronta indelebile nelle persone che l'hanno conosciuto sono state le sue doti umane.

Nel corso degli anni, le dimostrazioni di stima e affetto da parte di numerosi amici e collaboratori sono cresciute esponenzialmente, evidenziando quanto Bellanova fosse apprezzato e ammirato. Nonostante la sua scomparsa, il suo amore per la famiglia, inclusa la consorte Maria e i figli Giuseppe e Graziana, continua a vivere attraverso il "Giugrà," il cui nome è composto dalle iniziali dei suoi due figli, con l'aggiunta dell'accento sulla "a" per far rima con il suo celebre motto, "solo eventi di qualità."

L'annuncio della sua morte ha scatenato un'ondata di affetto e cordoglio sui social media, dimostrando come il suo spirito accogliente e i suoi valori, trasmessi nel corso della sua vita, abbiano avuto un impatto duraturo sulla comunità. Nonostante le sfide poste dalla malattia, Bellanova è rimasto un osservatore sensibile, intraprendente e competente, non rinunciando mai alla sua straordinaria voglia di vivere.

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