METEO, cambia tutto. Ultime ore di caldo torrido, poi dite pure addio all'estate. Sarà un giovedì assai turbolento quello che ci attende.
Una vera e propria sfilza di temporali provocherà infatti una severa sfuriata di pioggia, grandine e raffiche di vento, in particolare al Nord.
Il transito del fronte temporalesco sarà piuttosto rapido, ma potrebbe provocare anche fenomeni di una certa entità, localmente violenti.
Meteo - La causa
E' da ricercare in un coraggioso fronte temporalesco pronto ad affrontare a muso duro le quasi impenetrabili mura dell’alta pressione che ormai da parecchio tempo (con poche eccezioni) staziona sul nostro Paese con il suo carico di calda stabilità atmosferica.
A dare manforte a questo nuovo elemento nello scenario meteorologico saranno le correnti più instabili atlantiche attivate da una profonda saccatura con centro motore tra il Regno Unito e la Spagna.
Cosa ci attende sul fronte meteorologico nelle prossime 48 ore e soprattutto quali saranno le aree colpite dalla sfuriata temporalesca.
Meteo - Già dalle prime luci di giovedì 8
Rovesci anche temporaleschi inizieranno a colpire le regioni alpine del Nordovest e segnatamente i comparti settentrionali del Piemonte, le Alpi lombarde e un po' tutta la Valle d'Aosta.
Ma la nostra attenzione si concentra soprattutto su quanto accadrà tra le ore centrali del giorno e il pomeriggio. Visti i forti contrasti attesi, tra l'aria fredda in ingresso in quota e quella molto calda ed umida che ristagna nei bassi strati dell'atmosfera non sono da escludere locali fenomeni davvero estremi.
Occhi puntati, in particolare, su Piemonte e Lombardia, dove la tanta energia in gioco potrebbe innescare pericolose supercelle, un nome un po' strano.
Ma che nella sostanza rappresenta dei temporali piuttosto estesi, con un diametro che può addirittura superare i 20 km e molto duraturi (possono persistere anche per diverse ore), caratteristiche dunque ben diverse dai classici fenomeni temporaleschi estivi.
Ma le supercelle si distinguono dalle altre formazioni temporalesche anche e soprattutto per il loro imponente corpo ascendente (updraft) rotante che crea una circolazione ciclonica (in senso anti-orario nell'Emisfero Nord) in miniatura, detto anche "mesociclone".
Tra gli effetti più dirompenti di queste supercelle, oltre alle precipitazioni intense sotto forma di nubifragi, troviamo i cosidetti "downburst" che non sono altro che intensissime raffiche di vento con punte anche superiori ai 100 km/h le quali, nella fattispecie, potrebbero interessare le pianure piemontesi e lombarde.
Massima attenzione
Inoltre al fenomeno della grandine che potrà raggiungere dimensioni notevoli a causa dello sviluppo in altezza (anche di 10/12 km) dei sistemi temporaleschi. Infine, ma il rischio è fortunatamente più basso, da non sottovalutare la possibile formazione di mini-tornado.
In serata i rovesci temporaleschi potranno raggiungere anche il Veneto, specie occidentale, con il loro carico di vento forte e grandine. Dalla notte successiva avremo invece una graduale cessazione dei fenomeni su quasi tutto il Nord.
Sarà questo il preludio ad un venerdì 9 in cui il quadro meteorologico risulterà nuovamente stabile su tutto il Paese e in cui le uniche note di rilievo saranno una moderata flessione dei termometri al Nord e la presenza di qualche residuo disturbo pomeridiano a ridosso dei rilievi alpini.(IlMeteo)
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