Peste suina in Campania, scatta l'allerta: De Luca chiude tutto e firma l'ordinanza. Zona rossa per 17 Comuni
PESTE SUINA ORDINANZA DE LUCA. La peste suina africana è tornata a suscitare preoccupazione nella provincia di Salerno, tanto che la Regione Campania ha deciso di istituire una "zona rossa" tra il Cilento e il Vallo di Diano. Questa decisione presa in seguito al ritrovamento di carcasse di cinghiali selvatici contagiati dalla peste suina africana.
È importante ricordare che, a metà febbraio, il numero totale di casi accertati della malattia veterinaria era salito a 333 nella zona rossa compresa tra Piemonte e Liguria, dove l'emergenza era scoppiata nel dicembre 2021.
Peste suina, ordinanza De Luca: zona rossa in 17 Comuni
Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha firmato l'ordinanza n. 1 del 26/05/2023 per istituire la zona infetta nei seguenti comuni: Buonabitacolo, Casalbuono, Casaletto Spartano, Castelle in Pittari, Montesano sulla Marcellana, Monte San Giacomo, Morigerati, Padula, Piaggine, Rofrano, Sala Consilina, Sassano, Sanza, Teggiano, Torraca, Tortorella e Valle dell'Angelo.
Le prime cinque carcasse di animali ritrovate nei boschi di Cerreta Cognole nel comune di Montesano sulla Marcellana, e sulla base di tali ritrovamenti, la Regione ha identificato i comuni che rientrano nella zona rossa.
Le aree dell'allerta
In totale, sono 17 le aree soggette all'allerta, con l'implementazione di restrizioni e un rafforzamento dei controlli negli allevamenti. I comuni interessati sono Buonabitacolo, Casalbuono, Casaletto Spartano, Castelle in Pittari, Montesano sulla Marcellana, Monte San Giacomo, Morigerati, Padula, Piaggine, Rofrano, Sala Consilina, Sassano, Sanza, Teggiano, Torraca, Tortorella e Valle dell'Angelo.
A causa di questa situazione, la tradizionale festa delle orchidee, programmata per inizio giugno a Sassano, annullata. È importante sottolineare che la peste suina africana non rappresenta un rischio per la vita umana, ma le misure restrittive sono state adottate per contenere la diffusione della malattia negli animali e preservare la sicurezza degli allevamenti.
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