BIASSONO. Sedici anni, aveva solo 16 anni. Si chiamava Christian Donzello e amava le moto, se ne è andato così in sella alla sua passione più grande sotto gli occhi degli amici per una stupida gara clandestina.

E' il terribile dramma che arriva Da Biassono nel Monzese. Una giovane vita stroncata, divorata dall'asfalto per correre in sella alla propria moto quella nell'immaginario collettivo rappresenta la libertà più assoluta... Oggi la libertà di morire.

Sono parole forti lo so, chi tra gli appassionati delle due ruote almeno una volta nella propria vita non ha voluto assaporare l'ebrezza di quel vento forte in viso? Chi non ha mai sfidato un amico a chi arriva primo? Stupidaggini, sciocchezze di gioventù, irresponsabilità che stavolta hanno tolto al vita ad un ragazzino di soli 16 anni.

Nessuna morale, dinnanzi a disgrazie del genere siamo tutti colpevoli e innocenti allo stesso modo.

E' vero c'è l'ombra delle gare clandestine in una zona alquanto pare ben conosciuta e che tutti sapevano anche se il sindaco di Biassono ci ha tenuto a negare fortemente questa tesi. Intanto queste immagini ripropongono quei terribili momenti in un rettilineo della zona industriale di Biassono, solitamente deserta. Le moto sfrecciano a forte velocità mentre tanti ragazzi assistono e riprendono con i cellulari.

Credits Video to Facebook Stefano Karma Master e già riportato online da diverse testate giornalistiche locali e nazionali come Il Messaggero, oltre ad essere visibile anche su Tik Tok

"Non ci sono parole"

Questo uno dei messaggi di cordoglio dei tanti amici di Christian Donzello, morto a soli 16 anni sotto i loro occhi nel pomeriggio di domenica 12 marzo a Biassono.

Un impatto devastante come si può notare dalle immagine, il giovane classe 2006, studente monzese, viaggiava in sella a una delle due motociclette 250 di cilindrata che sono finite contro una Volkswagen Polo in via Friuli.

L'incidente sarebbe avvenuto intorno alle 16.30. Contro la stessa vettura, si è scontrata contemporaneamente, anche una seconda moto con in sella un 18enne. Ques'ultimo però, fortunatamente, ha riportato solo qualche ferita ed è ricoverato in codice verde all'ospedale di Desio. Si tratta di un 18enne residente a Casatenovo, amico d Christian.

https://twitter.com/matteosalvinimi/status/1635411846420111365?s=20

Christian invece non ce l'ha fatta

I soccorsi, la corsa in ospedale, per lui non c'è stato nulla da fare. Ha lottato per ore, poi ad un certo punto il suo cuore si è arreso. Eh sì non ci sono parole, se non la rabbia e il dolore.

In molti oggi accusano le istituzioni, le famiglie, i genitori... Ma ripeto siamo tutti colpevoli e innocenti dello stesso reato: quello di non parlare, quello della mancata comunicazione. La domanda che oggi ricorre è un'altra: Christian si poteva salvare? Se non fosse andato alla corsa, se nona vede gareggiato, se quell'auto non fosse spuntata all'improvviso... Se tanti se... Che rimbombano nelle menti dei suoi genitori e di tutti quelli che lo conoscevano e non. Non è morto solo Christian, è morto un pezzo di ognuno di noi. Ciao ragazzo.

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