Dopo due giorni di "relax" in zona gialla, oggi e domani in Italia torna la zona arancione. Sono previste regole e misure più rigide in tutta Italia per spostamenti, bar, ristoranti in questo weekend, secondo quanto prevede il nuovo decreto Covid.
Regole zona arancione
Come ormai è prassi consolidata, il coprifuoco in zona arancione scatta alle 22 e dura fino alle 5. Se non per motivi di lavoro, di necessità e di salute sono vietati gli spostamenti al di fuori del comune e tra le regioni.
"Saranno comunque consentiti, negli stessi giorni, gli spostamenti dai Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, entro 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia", prevede il decreto. Bar e ristoranti devono limitarsi all'asporto e alla consegna a domicilio, chiusura per centri commerciali.
Restano aperti alimentari, farmacie, parafarmacie, tabaccherie ed edicole, anche all'interno degli stessi centri commerciali.
Regioni a rischio restano arancione
Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto non cambieranno colore lunedì, come stabilisce l'ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza.
"Dobbiamo tenere il massimo livello di attenzione perché il virus circola molto e l'indice del contagio è in crescita", ha twittato il ministro annunciando la firma.
L'ordinanza, siglata in una giornata caratterizzata da 17.533 contagi e 620 morti, è il frutto dell'analisi condotta sui dati del monitoraggio settimanale dell'Istituto superiore di sanità (Iss)-ministero Salute, relativo al periodo 28 dicembre 2020-3 gennaio 2021: "Calabria, Emilia Romagna e Lombardia" hanno "un Rt puntuale significativamente maggiore di 1, altre 6 lo superano nel valore medio (Liguria, Molise, Sardegna, Sicilia, Umbria, Valle d’Aosta), altre 4 hanno un valore uguale, la Puglia, o che lo sfiora, Lazio, Piemonte, Veneto".
Il Veneto, infine, "mostra un tasso di incidenza particolarmente elevato, rispetto al contesto nazionale". Tra il 15 e il 28 dicembre, evidenzia il documento, "l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1.03 in aumento da quattro settimane e per la prima volta, dopo sei settimane, sopra uno".
Il report
Nel report "si osserva un peggioramento generale della situazione epidemiologica nel Paese. L’incidenza nazionale a 14 giorni torna a crescere dopo alcune settimane di decrescita, aumenta anche l’impatto della pandemia sui servizi assistenziali e questo si traduce in un aumento generale del rischio".
"C'è nel Paese un peggioramento della situazione epidemiologica generale e aumenta l'impatto sui servizi assistenziali. Questo scenario implica la massima cautela", ha detto Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss).
I dati, secondo il report, evidenziano che l'epidemia di Covid-19 in Italia "si trova in una fase delicata che sembra preludere ad un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane; qualora non venissero definite ed implementate rigorosamente misure di mitigazione più stringenti".
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