De Magistris come De Luca sui Recovery Fund: anche lui attacca il governo e vuole vederci chiaro per quanto riguarda la gestione dei fondi che l'Europa si prepara a stanziare.
"C'e' questa grande opportunità, con il denaro pubblico che deve arrivare", ma "vedo un silenzio che mi preoccupa. Non vorrei che ci trovassimo tra anni a commentare inchieste alle quali siamo gia' abituati nel nostro Paese. I segnali gia' si vedono".
Inizia così il duro attacco del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris durante un suo intervento da remoto a un'iniziativa sulla legalita' organizzata dalle realtà calabresi 'Confronti a 5 stelle per il Sud' e 'Movimento La Strada'.
"Da meridionale penso che la gran parte delle risorse debba andare al Sud - chiarisce - ma la domanda e' chi li gestira' e come. Pensate alla sanita', a quello che sto vedendo in Campania, in Calabria, ma anche in Lombardia. Il Paese e' molto piu' unito di quello che si puo' pensare sui rapporti tra mafia, politica e istituzioni. La vera questione emergenziale del nostro Paese, tolta la pandemia, e' la questione morale, la corruzione e le mafie, che oggi utilizzano la legalita' formale".
L'attacco di De Luca contro il governo
De Luca attacca governo e le Regioni del Nord. “Ci sara’ da combattere – assicura De Luca – e sarebbe ora che le forze politiche del Sud iniziassero a comportarsi in maniera consapevole”.
Ricorda che, “quando la Campania ha proposto di acquisire perlomeno la percentuale del 40% per l’area meridionale, in Conferenza Stato-Regioni c’e’ stata una levata di scudi da parte dei colleghi del Nord.Ma il 40% e’ quello che ci e’ dovuto, niente di piu'”.
Il meccanismo “per consumare una truffa a danno del Mezzogiorno – argomenta – dovrebbe essere una riduzione del cofinanziamento nazionale sui fondi europei. Nelle prossime settimane, come Regioni del Sud saremo chiamati a fare una battaglia unitaria”.
De Luca tira in ballo l’Esecutivo
Anche sulla questione delle crisi aziendali aperte in Campania, invocando “un rapporto di collaborazione”, a partire dal ministero dello Sviluppo economico, per risolvere gli “elementi di criticita’ nell’industria, dove abbiamo subito colpi pesanti con vertenze drammaticamente aperte come quella che riguarda Whirlpool”.
Le risorse europee saranno determinanti per realizzare un “progetto ambiziosissimo di rilancio”, articolato in cinque punti: “l’acquisizione di un piano industriale in grado di collocare l’apparato produttivo della Campania in maniera non drogata nell’ambito del mercato mondiale, facendo leva sulle eccellenze.
La soluzione definitiva di criticità decennali, come il problema ambientale e dei rifiuti; la qualita’ urbana, con la riqualificazione di interi territori.
La valorizzare dei valori su cui si fonda l’anima della regione, come la solidarieta’ e la cultura”. E poi un punto “trasversale”, che tocca tutti i settori, ovvero una “sburocratizzazione radicale della Regione e la digitalizzazione totale di tutti i servizi e di tutte le attività".
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