Berlusconi, nuovo audio: “Zelensky? Lasciamo perdere, non posso dirlo”
Berluconi: “Io non vedo come possano mettersi a un tavolo di mediazione Putin e Zelensky”
Dice il leader di Forza Italia - Perché non c’è nessun modo possibile. Zelensky, secondo me… lasciamo perdere, non posso dirlo…”. Poi aggiunge: “Quello che è un altro rischio, un altro pericolo che tutti noi abbiamo: oggi, purtroppo, nel mondo occidentale, non ci sono leader, non ci sono in Europa e negli Stati Uniti d’America. Non vi dico le cose che so ma leader veri non ce ne sono."Posso farvi sorridere? L’unico vero leader sono io…”
Più tardi, in una telefonata a La7 durante lo speciale di Enrico Mentana, ha detto che le sue parole “vanno inquadrate in un discorso più generale, era il racconto di una preoccupazione più generale riguardo al clima che si era ingenerato nel rapporto tra Russia, Europa e Occidente”. Intanto però si è scatenata la polemica politica, con il segretario del Pd Enrico Letta che ha parlato di "parole gravissime", mentre il leader del M5s Giuseppe Conte ha detto che "il ministero degli Esteri non può andare a Forza Italia".“Questa è la situazione della guerra in Ucraina”
“Sapete com’è avvenuta la cosa della Russia? Anche su questo vi prego, però, il massimo riserbo - dice ancora Berlusconi nell’audio - Promettete? (…) La cosa è andata così: nel 2014 a Minsk, in Bielorussia, si firma un accordo tra l’Ucraina e le due neocostituite repubbliche del Donbass per un accordo di pace senza che nessuno attaccasse l’altro. L’Ucraina butta al diavolo questo trattato un anno dopo e comincia ad attaccare le frontiere delle due repubbliche. Le due repubbliche subiscono vittime tra i militari che arrivano, mi si dice, a 5-6-7mila morti. Arriva Zelensky, triplica gli attacchi alle due repubbliche. I morti diventano (…). Disperate, le due repubbliche (…) mandano una delegazione a Mosca (…) e finalmente riescono a parlare con Putin.
Dicono: ‘Vladimir non sappiamo che fare, difendici tu’”
“Lui - aggiunge il leader di FI - è contrario a qualsiasi iniziativa, resiste, subisce una pressione forte da tutta la Russia. E allora si decide a inventare una operazione speciale: le truppe dovevano entrare in Ucraina, in una settimana raggiungere Kiev, deporre il governo in carica, Zelensky eccetera, e mettere un governo già scelto dalla minoranza ucraina di persone per bene e di buon senso, un’altra settimana per tornare indietro.
È entrato in Ucraina e si è trovato di fronte a una situazione imprevista e imprevedibile di resistenza da parte degli ucraini, che hanno cominciato dal terzo giorno a ricevere soldi e armi dall’Occidente. E la guerra, invece di essere una operazione di due settimane, è diventata una guerra di duecento e rotti anni. Quindi, questa è la situazione della guerra in Ucraina”. “La guerra condotta in Ucraina è la strage dei soldati e dei cittadini ucraini - conclude Berlusconi - Se lui diceva ‘Non attacco più’, finiva tutto (…). Quindi se non c’è un intervento forte, questa guerra non finisce”.