BONUS 150 EURO. Dopo il bonus 200 euro tanto chiacchierato e ancora atteso da alcuni cittadini, arriva il bonus 150 euro. Si tratta di una nuova forma di sostegno per famiglie e imprese introdotta nel terzo Decreto Aiuti è ancora in fase di definizione. Vediamo insieme tutte le novità e come avere subito i soldi.

Quando arriva il bonus 150 euro: le tempistiche

Il nuovo sussidio una tantum rivolto a famiglie e imprese e introdotto dal Governo Draghi, prende il nome di Bonus 150 euro, richiamando non a caso il bonus 200 euro contenuto nel primo e nel secondo Decreto Aiuti e in arrivo a ottobre per chi ancora non lo ha ricevuto. Nel corso della conferenza stampa che ha seguito l’ultimo Consiglio dei Ministri, il ministro dell’Economia, Daniele Franco, ha affermato che ilDecreto aiuti ter prevede un intervento che «darà 150 euro netti da imposta, nei mesi di novembre e probabilmente dicembre a circa 22 milioni di cittadini. La platea resta, come tipologia di soggetti, la stessa dell’intervento operato sui 200 euro, cambia solo la soglia (del reddito, ndr) che da 35.000 euro scende a 20.000 euro». Come si può notare, non ci dovrebbero essere grandi differenze tra il bonus 200 euro e il bonus 150 euro. Quest’ultimo, come il precedente, sarà erogato una volta sola a tutte le categorie inserite nel decreto legge, tra cui lavoratori dipendenti, pensionati, lavoratori autonomi, percettori del reddito di cittadinanza e titolari di disoccupazioneNaspi e Dis-coll. Mentre i destinatari restano, almeno apparentemente, gli stessi del bonus 200 euro, a cambiare sono i requisiti di reddito. Nella bozza del decreto si legge che per avere diritto al pagamento bonus 150 eurobisogna avere un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro, contro i 35mila euro previsti per accedere al bonus 200 euro. Quanto alle tempistiche di pagamento del nuovo bonus, non ci sono informazioni certe. Stando alle dichiarazioni del Ministro Franco e ad altre indiscrezioni, il sussidio dovrebbe arrivare tra novembre e dicembre alle categorie che rientrano nei requisiti. Ulteriori dettagli arriveranno probabilmente con una circolare INPSnei prossimi giorni.

Quando arriva il bonus 150 euro e a chi spetta?

Dopo aver visto quando arriva il bonus 150 euro (per lo meno secondo le indiscrezioni del momento), vediamo a chi spetta questa nuova indennità una tantum.

Il bonus 150 euro sarà erogati per lo più alle stesse categorie che avevano accesso al bonus 200 euro, e in particolare a:

  • lavoratori dipendenti, che riceveranno l’indennità nella busta paga di novembre 2022, ma solo in caso di retribuzione imponibile non eccedente l’importo di 1.538 euro. Il bonus spetterà anche a quei lavoratori interessati da contribuzione figurativa INPS;
  • pensionati residenti in Italia, titolari di uno o più trattamenti a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione, con decorrenza entro il 1° ottobre 2022. Questa categoria lo riceverà in automatico sul cedolino di novembre;
  • lavoratori autonomi che riceveranno l’importo di 150 euro, nonostante siano ancora in attesa del bonus 200 euro;
  • lavoratori domestici; titolari di indennità di disoccupazione Naspi e Dis-Coll; titolari di disoccupazione agricola di competenza del 2021;
  • titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, i dottorandi e gli assegnisti di ricerca i cui contratti sono attivi alla data di entrata in vigore del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50, ossia il 18 maggio 2022, e che sono iscritti alla Gestione separata. Resta il limite reddituale di 20.000 euro;
  • lavoratori stagionali; lavoratori dello spettacolo;
  • collaboratori sportivi beneficiari di una delle indennità previste dall’articolo 10 commi da 1 a 9 del decreto-legge 22 marzo 2021 n. 41;
  • lavoratori autonomi senza partita IVA titolari di contratti autonomi occasionali e agli incaricati delle vendite a domicilio;
  • percettori di Reddito di cittadinanza.

Le modalità di pagamento

Quanto alle modalità, c’è ancora qualche incertezza. Tuttavia, per i lavoratori dipendenti dovrebbe valere la stessa modalità prevista per ilbonus 200 euro: presentazione di un’autodichiarazione al datore di lavoro, in cui si afferma di non aver percepito l’indennità dall’INPS o secondo un altro titolo. Alcune categorie dovranno richiedere il sussidio tramite apposita domanda. Tra queste dovrebbero rientrare i collaboratori co.co.co., i dottorandi e assegnisti di ricerca. Ma su questo è meglio attendere comunicazioni ufficiali. Infine, tutte le categorie che finora hanno ricevuto il bonus 200 euro in automatico, dovrebbero percepirlo allo stesso modo. Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo Segui il nostro canale Google News 41esimoparallelo Attiva le notifiche su 41esimoparallelo.it
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