benedetta pirini e fabio tosi

Benedetta Pirini quel messaggio è l’ultima traccia di una voce che non sentirà più. "Non so cosa sia andato storto, so solo che non tornerà più," confida la fidanzata, descrivendo Fabio Tosi come "meglio di un principe azzurro" e ricordando come, nonostante non avessero figli, si considerassero già una famiglia.

La storia d’amore iniziata il 25 aprile 2018

Fabio e Benedetta si erano conosciuti ad una festa di compleanno di un amico comune, quello stesso amico che avrebbe poi convinto Fabio a fare domanda alla Toyota di Bologna. "Avevo già notato i suoi occhi verdi chiari sui social," ricorda Benedetta. Da lì, il legame era stato immediato e indissolubile, e la scelta di considerare l’anniversario il 25 aprile, simbolo di resistenza, era per lei significativa. "Fabio era sincero e leale, uno dei buoni," racconta, descrivendo un uomo dedito al 110% a tutto ciò che faceva, "sempre corretto e puntuale."

Un leader responsabile e attento alla sicurezza

Fabio, alla Toyota, era un "piccolo capoccia," come racconta Benedetta, un team leader sempre attento ai suoi colleghi, talvolta affranto nel dover assistere ai licenziamenti di persone valide. "Accettava le responsabilità, ma soffriva quando sapeva che avrebbero lasciato a casa ragazzi meritevoli," afferma, sottolineando il suo impegno anche come delegato alla sicurezza.

Il momento della tragica notizia

Benedetta racconta di aver appreso della morte di Fabio in ospedale, grazie a un collega-amico di lui che l’ha accompagnata. Al centralino non riuscivano a darle informazioni, fino a quando non ha capito che Fabio era morto in ambulanza. "Il primario e i carabinieri sono stati gentili, ma una cosa simile non dovrebbe mai succedere a nessuno," conclude, con un dolore che traspare dalla sua testimonianza.

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