Luigi De Magistris
Luigi De Magistris

Le polemiche intorno alla statua "Tu si' na cosa grande" di Gaetano Pesce, esposta in Piazza Municipio a Napoli, non si placano. 

L'opera, commissionata dall'amministrazione del sindaco Gaetano Manfredi, ha suscitato molte critiche sia tra i cittadini che sui social, dove è stata bersaglio di numerose ironie. 

Tra i commenti più rilevanti spicca quello dell'ex sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che ha espresso il suo punto di vista in maniera sarcastica e pungente.

Le critiche di de Magistris: "Non ridevo così da tanto tempo"

Luigi de Magistris non ha esitato a condividere il suo parere sull'opera di Gaetano Pesce. "L’opera ha raggiunto il suo obiettivo", ha dichiarato l'ex sindaco, riferendosi all'effetto comico che la statua ha generato tra i napoletani. "Non ridevo da solo da diverso tempo," ha proseguito, facendo riferimento all'ironia e all'umorismo che l'installazione ha scatenato sui social media. De Magistris ha evidenziato come la somiglianza con Pulcinella, personaggio iconico della tradizione napoletana, sia quasi del tutto assente, il che ha provocato numerose battute sarcastiche da parte del pubblico.

Nonostante il tono ironico, de Magistris ha poi voluto fare delle riflessioni più serie sulla gestione dell'arte pubblica nella città di Napoli, confrontando l'attuale amministrazione con quella del suo periodo come sindaco.

Un confronto con il passato: "Durante il mio mandato, ostacoli continui"

De Magistris ha approfittato dell'occasione per ricordare le difficoltà incontrate durante la sua amministrazione nel portare avanti progetti artistici e culturali. Ha fatto riferimento a diversi episodi emblematici, come la querelle sui "baffi" della scogliera in occasione della Coppa America e le numerose prescrizioni imposte per eventi come i concerti di Ligabue, Bruce Springsteen e Paul McCartney. "Ogni iniziativa che volevamo fare era una corsa ad ostacoli", ha dichiarato, evidenziando come le autorità locali e nazionali fossero spesso pronte a ostacolare la rinascita culturale della città.

L'ex sindaco ha citato anche "N'Albero", la celebre installazione che, nonostante le polemiche, attirò migliaia di visitatori a Napoli durante le festività natalizie. Secondo de Magistris, a differenza di allora, oggi le istituzioni sembrano essere più indulgenti verso progetti artistici che, secondo lui, deturpano il paesaggio e non rispecchiano l'identità della città.

Il costo dell'arte: "Un milione di euro per Pistoletto e Pesce"

Un altro aspetto toccato da de Magistris è il costo delle opere d'arte pubbliche. Ha infatti sottolineato che le installazioni di artisti come Gaetano Pesce e Michelangelo Pistoletto, negli ultimi tempi, sono costate complessivamente circa un milione di euro di denaro pubblico. "Durante il nostro mandato, tutte le opere furono realizzate senza un euro di denaro pubblico", ha affermato, ricordando che gli artisti e i privati pagavano anche l'occupazione di suolo pubblico, generando introiti per il Comune.

In contrasto con queste spese, de Magistris ha voluto richiamare l'attenzione su opere simboliche installate durante il suo mandato, come il "Pulcinella" di Lello Esposito, situato in Vico Fico al Purgatorio, che non comportò alcun costo per la città.

Il futuro dell'arte pubblica a Napoli

Infine, l'ex sindaco ha concluso il suo intervento suggerendo di valorizzare l'identità artistica di Napoli attraverso opere che realmente riflettano lo spirito e la cultura della città, come il Pulcinella di Esposito. L'installazione del 2012, a suo dire, rappresenta un esempio di come l'arte pubblica possa arricchire il territorio senza gravare sulle casse comunali, offrendo ai cittadini e ai turisti un patrimonio artistico autentico e accessibile.

Le polemiche intorno alla statua di Gaetano Pesce continuano, ma ciò che sembra emergere è un dibattito più ampio sul ruolo dell'arte pubblica e su come essa debba rappresentare e dialogare con l'identità di una città ricca di storia e cultura come Napoli.

Napoli, scoppia la polemica per la statua di Gaetano Pesce: "Il patriarcato è la religione del fallo. Le donne non possono accettarlo"
Tragedia a Acerra, giovane travolto da un treno EAV: identificata la vittima