MICHELLE "UCCISA COME UN CANE". Michelle Maria Causo uccisa a soli 17 anni e il suo corpo è stato trovato abbandonato su un carrello della spesa vicino ai cassonetti Ama. Il presunto assassino è un ragazzo coetaneo, trapper di professione, che è stato arrestato per l'omicidio in via Stefano Borgia.

Nei suoi profili sui social media, pubblicava video in cui fumava marijuana, utilizzava emoticon con coltelli e gocce di sangue, e indossava abiti di marca. Il diciassettenne, di origine dello Sri Lanka, parlava di denaro, droga e ragazze nei suoi testi. Aveva anche pubblicato un album su Spotify con una canzone intitolata "Sai che non mi fermo con niente". Con oltre 13.000 follower su Instagram, il suo profilo era seguito da un vasto pubblico.

Il padre di Michelle: "Uccisa come un cane"

ha rivelato che la ragione dell'omicidio potrebbe essere stata un rifiuto da parte della ragazza. La polizia ha interrogato a lungo il 17enne in Questura, mentre gli investigatori della Scientifica hanno trascorso ore nell'appartamento di via Dusmet per esaminare la scena del crimine. Sembra che Michelle frequentasse l'abitazione del suo coetaneo, poiché era conosciuta nella zona. Per ricostruire gli ultimi momenti di vita della vittima, la polizia ha interrogato decine di persone, tra parenti e amici dei due giovani.

I telefonini della vittima e del sospettato sono stati acquisiti per analizzare i messaggi sui social media e sulle chat dei loro gruppi, nella speranza di trovare ulteriori prove sul movente dell'omicidio.

Il ritrovamento del cadavere è stato segnalato da testimoni che hanno visto il carrello con il sacco nero accanto ai cassonetti dei rifiuti nel quartiere di Primavalle. Il padre di Michelle ha dichiarato che la sua figlia aveva detto di uscire con gli amici per mezz'ora prima di tornare a casa per preparare il pranzo. Tuttavia, quando l'hanno chiamata, il telefono squillava senza risposta, e dopo l'una non ha più risposto.

La dinamica precisa dell'omicidio è ancora oscura

Ma gli inquirenti hanno trovato e sequestrato un coltello da cucina utilizzato dal 17enne per colpire Michelle con almeno sei fendenti nel loro appartamento di via Dusmet.

«Quel negro di m...me l'ha massacrata, voglio giustizia»

La madre di Michelle, tornando a casa dopo il riconoscimento presso la questura, ha espresso il suo sconvolgimento per la morte della figlia. La donna è stata accompagnata da tre persone che le offrivano sostegno e era visibilmente scossa. Ha faticato a reggersi in piedi e ha ripetuto il nome di Michelle. Quando le è stato chiesto se avesse intenzione di cercare giustizia, ha risposto senza esitazione di sì.

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