Mamma e figlio scomparsi a Messina, trovato cadavere di una donna in area ricerche: “Corrisponde a descrizione di Viviana Parisi”
Il corpo senza vita di una donna è stato trovato nei boschi di Caronia, dove si cerca da sei giorni la dj Viviana Parisi e il figlio Gioele di 4 anni.
Il volto non è riconoscibile, ma altri elementi secondo gli investigatori corrispondono alla descrizione, come le scarpe bianche e i pantaloncini di jeans È stato rinvenuto un cadavere nella fitta boscaglia di Caronia sotto l’autostrada Messina-Palermo nel punto in cui lunedì mattina era stata vista l’ultima volta Viviana Parisi, 43 anni, con il figlio Gioele, di 4 anni, dopo un piccolo incidente sull’autostrada.
Il corpo è quello di una donna: indossa scarpe bianche, una maglietta e pantaloncini di jeans. Il volto, dopo le prime analisi, era irriconoscibile. Ma dopo le prime procedure di identificazione della polizia scientifica, a quanto risulta a ilfattoquotidiano.it, corrisponde alla descrizione della donna scomparsa da 6 giorni. Nessuna traccia però riconducibile al bambino. Per questo ora le ricerche si stanno estendendo all’area del ritrovamento del cadavere.
Viviana Parisi, ritrovato il corpo di una donna nella zona dove sono scomparsi mamma e figlio
Il cadavere irriconoscibile di una donna ritrovato nei boschi di Caronia (Messina), dove si cerca da sei giorni la dj Viviana Parisi, scomparsa con il figlio Gioele di 4 anni. Non si può al momento stabilire un collegamento certo tra il ritrovamento del corpo e la scomparsa di madre e figlio.
La scomparsa di una donna di 43 anni F.P. da Castel di Lucio, comune messinese che dista 21 km da Caronia, è stata denunciata ieri dai familiari. I carabinieri stano cercando di risalire all’identità della donna trovata nei boschi di Caronia sotto l’autostrada Palermo-Messina. Nella zona quindi sono cercate F.P. e Viviana Parisi scomparsa col figlio di 4 anni il 3 agosto scorso.
Viviana Parisi, i dubbi del pm
Il pm Cavallo che si occupa delle indagini ha sottolineato in un’intervista le anomalie del caso: «Ci sono venti minuti di buco tra il momento in cui Viviana Psrisi è uscita e il momento in cui è rientrata.
Dal suo paese, Venetico, ha raggiunto Milazzo. Qui, anziché fermarsi come aveva detto al marito, ha imboccato l’autostrada in direzione Palermo ed è uscita allo svincolo di Sant’ Agata, senza pagare il pedaggio.
A Sant’ Agata non sappiamo cos’ abbia fatto per venti minuti, poi si è rimessa in marcia fino al punto in cui è accaduto l’incidente in autostrada». Nessuna pista esclusa da gesto estremo ad allontanamento volontario ma sulla figura femminile intravista dai testimoni diretti dopo l’incidente il procuratore commenta: «Sono possibili entrambe le ipotesi. Come è possibile che siano morti, e non siamo ancora riusciti a ritrovarli.
Ma per quanto e come li stiamo cercando, è un’ipotesi che ha l’1 per cento di probabilità. Io mi auguro che chiami, e che dica che stanno bene».
La cognata: «Non è stata rapita»
«Mia cognata è in stato confusionale e vaga, non è stata rapita, non aveva problemi con mio fratello o con qualcuno della famiglia. Secondo noi lei è solo spaventata. Non è stata molto bene nel periodo dei lockdown, lo so perchè è stata anche a casa mia ed ho visto che era molto spaventata e depressa».
A parlare è Mariella Mondello, cognata di Viviana Parisi, torinese d’origine e trapiantata a Venetico, nel Messinese. La cognata insieme a un gruppo di amici e parenti sta cercando la donna nelle vicinanze di Caronia dove ha lasciato l’auto ma anche a Giardini Naxos dove sarebbe stata avvistata negli scorsi giorni.
Terrorizzata dal Covid
«Lei durante il periodo della massima diffusione del Coronavirus – prosegue la cognata – è stata qui da noi. Era terrorizzata per il Covid soprattutto per Gioele. Ha cominciato a pregare, leggeva la bibbia. Ha avuto una sorta di esaurimento come possono testimoniare parenti e vicini ed è stata anche portata una volta all’ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto. Era molto instabile, passava da uno stato di euforia alla depressione e temiamo possa avere avuto uno shock dopo l’incidente.
Non so perché si trovava a Caronia. Mi aveva parlato qualche giorno prima della piramide della Luce di Fiumara D’arte di Motta d’affermo, dicendo di volerci andare. Questo posto è vicino Caronia, ma non abbiamo avuto riscontro della sua presenza lì.
Invece le segnalazioni della sua presenza con il bambino alla villa e al parco giochi che ci sono venute da Giardini Naxos,ci sembrano attendibili. Forse è arrivata lì con un treno o un passaggio. Un ragazzo che ci ha contattato ha detto dei particolari sul taglio dei capelli di mio nipote e sulle sue scarpe che solo chi lo ha visto poteva sapere. Hanno affermato – continua – anche che erano trasandati e che lei aveva la testa bassa, come se fosse assorta nei suoi pensieri.
Siamo fiduciosi di riabbracciarla e voglio dire a mia cognata di tornare. Noi l’aspettiamo a braccia aperte e le vogliamo tutti bene, spero sia qui con noi presto, non può vagare a lungo senza soldi». Fonte: Il Messaggero
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