Elena, la sorella di Giulia Cecchettin, brutalmente uccisa dall'ex fidanzato Filippo Turetta, ha condiviso un toccante messaggio sui social, esprimendo il profondo dolore e la rabbia che prova per la perdita della sua cara e lanciando un appello per una rivoluzione culturale contro la violenza di genere.

Nel suo post, Elena descrive il vuoto insormontabile lasciato dalla morte di Giulia e la lotta quotidiana nel cercare di condividere con lei ciò che le accade, solo per ricordare che non c'è più. Esprime rabbia e dolore nel realizzare che la vita di Giulia è stata spezzata da un individuo che non ha compreso il consenso, il rispetto e la libertà di scelta.

L'appello di Elena è chiaro:

"E' necessario un cambiamento, una rivoluzione culturale che insegni il rispetto, l'educazione e l'affettività. Sottolinea l'importanza di insegnare a accettare il rifiuto e di combattere la cultura dello stupro. Invita alla reazione contro la società patriarcale che favorisce comportamenti dannosi, chiedendo agli uomini di assumersi la responsabilità di educare e intervenire contro la violenza sessista quando la vedono".

Elena sostiene che il femminicidio è un omicidio di Stato, poiché lo Stato non protegge adeguatamente le donne. Chiama a una diffusa educazione sessuale ed affettiva, sostenendo la necessità di insegnare che l'amore non è possesso. Conclude con la richiesta di finanziare i centri antiviolenza e di garantire aiuto a coloro che ne hanno bisogno.

Il messaggio della sorella di giulia Cecchettin

E' un grido appassionato contro la violenza di genere e un appello per un cambiamento culturale che possa prevenire futuri tragici eventi come quello che ha colpito la sua famiglia.

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