Il corrispondente dell'Ansa a Mosca, Mattia Bernardo Bagnoli, in collegamento a "Pomeriggio Cinque" ha dichiarato: "Qui in Russia ci sono alcune famiglie che hanno reclamato una possibile paternità di Olesya Rostova". Continua così il giallo di Denise Pipitone.
Novità sul Caso Denise
Il giornalista spiega che in Russia non è stato ancora chiarita un possibile collegamento tra la giovane ragazza che cerca la madre biologica, Olesya Rostova, e Denise Pipitone. La bambina di Mazzara del Vallo scomparsa ormai 15 anni fa all' età di 4 anni.
Denise Pipitone, il mistero continua.
Il giornalista dell'Ansa ha spiegato: "Al momento la traccia più accreditata a Mosca è la pista che riguarda un paese nel profondo nord della Russia. Anche lì 15 anni fa è stata rapita una bambina, e anche lì c'erano dei campi nomadi".
Tuttavia, è stato prelevato il DNA di Olesya Rostova attraverso il quale si potrà iniziare a capire se tra la giovane ragazza russa, che cerca la madre biologica, e Piera Maggio, la mamma di Denise Pipitone, ci sia un possibile legame di parentela. (Fonte TgCom24)
Nel frattempo in Campania
Ciro Castellano era un operatore scolastico di 62 anni ed è deceduto lo scorso 21 marzo. L'uomo è morto dopo venti giorni dalla somministrazione della prima dose del vaccino AstraZeneca. La famiglia, al momento sotto la rappresentanza dall’avvocato Emilio Coppola, chiede la verità sul decesso di Ciro. La famiglia ha ufficialmente presentato un esposto alla Procura di Napoli.
La morte di Ciro
Castellano prestava servizio nel liceo artistico "Santi Apostoli" e il vaccino gli era stato somministrato alla fine di febbraio, esattamente il 26 febbraio scorso.
Stando a quanto raccontato della famiglia, l’uomo pare aver riscontrato subito dei sintomi e le sue condizioni di salute andavano peggiorando giorno per giorno.
Ciro, ricovero e il trasferimento in terapia intensiva
Il 7 marzo, dopo un consulto con il medico di famiglia, Ciro venne sottoposto a nuovo tampone. Tampone ma risultò negativo. Tuttavia, l'uomo continuava ad accusare problemi respiratori. Solo la notte successiva, tra il 7 e 8 marzo, Castellano venne ricoverato d’urgenza al Cardarelli.
Positivo al Covid
Dopo essere venuto a conoscenza della sua positività al Covid e avvertito la famiglia, i medici hanno trasferito Ciro prima nell'apposito reparto e poi, a causa dell'aggravarsi delle sue condizioni di salute, in terapia intensiva dove poi è venuto a mancare.
"Non l'abbiamo neanche potuto piangere"
La famiglia di Ciro al momento è alla ricerca della verità. Soprattutto perché Ciro sarebbe entrato in ospedale con un tampone negativo.
Ieri i familiari sono stati sentiti dai Carabinieri e la Procura potrebbe presto sequestrare le cartelle cliniche. E' proprio su queste potrebbe "giocarsi" l'intera partita sulla morte di Ciro.
L’autopsia per volontà della stessa famiglia, non è stata fatta.
La giustizia al servizio dei cittadini
La giustizia farà comunque il suo corso. Resta un grande dolore per la tragedia subita.
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