Un'altra vittima del Covid. Muore all'età di 65 anni Giovanni Gastel, il Covid porta via uno dei più celebri ritrattisti della moda e dello spettacolo. Bebe Vio che si tocca il volto con le protesi, Barack Obama che ride libero dalla cravatta, ma anche Fiorello, Forattini, Tiziano Ferro, Ligabue, Monica Bellucci, Roberto Bolle Sono tanti i personaggi che Giovanni Gastel ha ritratto nella sua lunga carriera terminata con la sua morte per Covid oggi all'ospedale in Fiera di Milano.
"Fotografo delle anime perse", lo ha ricordato Piero Pelù.
Chi era Giovanni Gastel
Ultimo di 7 figli, nipote di Luchino Visconti, invece di studiare aveva scelto di seguire la fotografia, la sua grande passione. Aveva venduto la sua prima fotografia a 17 anni e nel 1981 era iniziata la sua carriera nella moda.
Gastel ha lavorato per Vougue e realizzato tante campagne storiche dei marchi del Made in Italy, ma non solo.
Dagli anni novanta comincia a creare progetti esclusivamente artistici. Nel 1997 organizza la sua prima grande mostra alla Triennale di Milano, curata dal critico Celant.
I Ritratti, la sua passione più grande
Ritratti di vip, ma anche ritratti che si è offerto di scattare per beneficienze, come quello che ha messo in palio ad un asta solo pochi mesi fa. Una persona gentile, elegante, appassionata, come lo descrivono.
Proprio ai ritratti è dedicata la sua ultima mostra 'The People I Like' che ha chiuso lo scorso 21 febbraio al Maxxi di Roma. Due sezioni, una con un ordine "sentimentale", una dove i protagonisti sono fotografati con lo stesso sfondo e con un lupetto nero.
L'ultimo post di Gastel su Facebook
Non ha mai abbandonato la moda. Il suo ultimo post su Facebook, qualche giorno fa riporta la foto di Malika Ayane che ha realizzato per la campagna pubblicitaria di Chiara Boni.
E' del 17 febbraio il messaggio di addio ad un altro grande fotografo Efrem Raimondi, morto per un infarto. L'ultimo saluto è con una frase che si adatta alla sua di scomparsa:
"Quando muore un amico vero, che è anche un collega di straordinario talento si mischiano nel cuore molti dolori. Il dolore per l'amico partito, il dolore per la perdita di uno dei cervelli più belli e lucidi del nostro settore e il dolore per quello che il suo talento avrebbe ancora potuto regalare al mondo".
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