Si sono rifiutati di entrare e iniziare il proprio turno di lavoro  per la mancanza di mascherine nella grande distribuzione nonostante l’emergenza Coronavirus.

È  successo questa mattina alle 6, protagonisti della proteste sono i dipendenti del Carrefour di corso Montecucco a Torino. I 35 anni addetti del centro commerciale, aperto 24 ore su 24, secondo quanto si apprende da fonti sindacali, sono rimasti all’esterno, mantenendo le distanze di un metro previste dal decreto. Hanno poi ripreso il lavoro verso le 9, dopo l’arrivo delle agognate mascherine. “L'azienda – spiega Ettore Cresto, delegato della Filcam Cgil – dopo la nostra protesta ci ha fornito delle mascherine senza filtro con la promessa che già alle 14 arriveranno quelle idonee. Quindi abbiamo accettato di rientrare al lavoro, ma se non avremo quanto assicurato ripeteremo la protesta. L'azienda  ha il dovere di fornire dispositivi di protezione adeguati. Abbiamo protestato anche per la scarsa sanificazione degli ambienti di lavoro e perché l'azienda si ostina a tenere aperto h24”.  Il supermercato, uno dei più grandi nella zona Ovest del capoluogo piemontese, è stato uno di quelli presi d’assalto nei giorni scorsi dopo l’annuncio del premier Giuseppe Conte del decreto “io resto a casa”.

Le proteste dei sindacati

Le associazioni sindacali hanno chiesto una apertura di massimo 12 ore al giorno e la chiusura domenicale, come avviene per altre catene della grande distribuzione. I sindacati di categoria hanno sollevato la questione anche segnalando la carenza di protezioni come le barriere in plexiglass alle casse in molti punti vendita.(Fanpage) Leggi anche: Coronavirus, la nuova certificazione è online: pene fino a 12 anni Seguici su Facebook:41esimoparallelo
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