Stop Reddito di Cittadinanza, L'ADDIO A PARTIRE DAL NUOVO ANNO. Cosa accadrà a partire dai prossimi mesi, accrediti a rischio
Reddito di Cittadinanza sì, Reddito di Cittadinanza no: questo è il vero dilemma. Cosa farà la nuova squadra di Governo, qualunque essa sia, con il provvedimento contro la povertà voluto dai Cinque Stelle nel lontano 2019?
Cosa è cambiato in Italia con il Reddito di Cittadinanza? I giudizi sono controversi, non tutti ritengono all’unisono che quello che doveva essere il primo vero provvedimento in Italia contro la povertà abbia alla fine dei conti portato benefici in senso assoluto.
Se vogliamo paragonarlo, ad esempio al Welfare canadese, ovvero al reddito sociale statale permanente per chi dichiara lo stato di povertà e indigenza o per chi non arriva al minimo di un determinato reddito, certamente siamo di fronte a due provvedimenti ben diversi. Al di là di quella che era certamente la necessità di un sostegno alle famiglie, in un momento di crisi economica che si è solo acutizzata nel tempo, si è da subito compreso che Rdc dei Cinque Stelle, il Reddito di Cittadinanza è sempre stato anche un canale costruttivo per favorire il reinserimento al lavoro.
Tanto è vero che, ancora oggi, di fronte a perpetrati rifiuti di accettare proposte lavorative, il soggetto che percepisce il reddito di cittadinanza rischia concretamente di perderlo.
Innegabile pensare che quelle famiglie con minori a carico ed un reddito molto basso, magari con il solo padre a lavorare con uno stipendio inferiore ai 1500 euro, tra inflazione e rincari, debba di certo ringraziare la presenza del reddito di cittadinanza, che insieme all’Assegno Unico Universale rappresentano un vero e proprio salvagente.