BIMBA SCOMPARSA A FIRENZE. Una bambina peruviana di nome Mia Kataleya, affettuosamente chiamata Kata, di soli 5 anni, vista per l'ultima volta intorno alle ore 15 nel cortile dell'ex hotel Astor, un edificio occupato situato in via Maragliano 100, nel quartiere di Novoli a Firenze. La famiglia vive lì insieme a circa cento persone, per lo più di origine rumena e peruviana. Le indagini sulla scomparsa sono in corso e tutte le ipotesi, inclusi rapimento o allontanamento volontario, sono al vaglio.

Bimba scomparsa a Firenze - Le indagini

Il generale Gabriele Vitagliano, comandante provinciale dei carabinieri di Firenze, ha dichiarato che le indagini sono ancora in una fase iniziale e che non ci sono elementi che permettono di escludere alcuna pista. Effettuate due perquisizioni nell'edificio, una durante la notte e una al mattino, ma non sono state trovate tracce della bambina. La madre, Caterina, è tornata dal lavoro intorno alle 15:15 e ha scoperto che la figlia era scomparsa.

Dopo ore di attesa e ricerche senza esito, la madre ha avuto un lieve malore ed è stata soccorsa. In preda alla disperazione, ha implorato aiuto per ritrovare la sua bambina, esprimendo la paura che qualcuno l'abbia portata via. Nel frattempo, si è tenuto un vertice nella Prefettura di Firenze per fare il punto sulla situazione e coordinare ulteriori azioni di ricerca.

Le ricerche sono state condotte all'interno dell'edificio e lungo il fiume Mugnone, anche con l'ausilio di cani addestrati. Le attività di ricerca continueranno con la partecipazione di volontari della Protezione Civile della Città Metropolitana e del Comune di Firenze. La Prefettura ha diffuso la foto della bambina e fornito una descrizione: altezza 115 cm, occhi e capelli castani. Al momento della sparizione indossava una maglietta bianca a maniche corte, pantaloni viola e scarpe nere.

Nel frattempo, una persona di origine latina ha telefonato a Isabel, la migliore amica della madre di Kataleya, affermando di avere la bambina con sé. La voce maschile ha contattato Isabel poiché la madre aveva diffuso il suo numero di telefono. La polizia sta indagando su questa nuova informazione nella speranza di trovare indizi utili per il caso.

La situazione rimane allarmante e la comunità è mobilitata per ritrovare la piccola Mia Kataleya. Le autorità e i volontari continuano le ricerche nella speranza di riuscire a riportarla sana e salva a casa.

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