Il caso della scomparsa di Denise Pipitone, nelle ultime ore, è balzato nuovamente agli onori della cronaca. Il video appello di una ragazza dalla significativa somiglianza con Piera Maggio ha riacceso le speranze della famiglia a 17 anni dalla scomparsa.
Denise Pipitone, video dalla Russia
Avrebbe 21 anni Denise Pipitone, l'allora bambina scomparsa davanti a casa sua, in quel di Mazara del Vallo, nel lontano 2004. Un caso di rapimento che ad oggi non conosce un epilogo, dopo anni in cui la mamma ha cercato disperatamente la figlia, lanciando appelli ed appigliandosi ad ogni pista.
Piste che hanno portato le indagini da Milano alla Tunisia, passando per Padova, Molfetta, Cremona, Verona e Bologna. Adesso il focus si sposta su una 21enne che, dalla Russia, fa sapere di essere stata rapita e di cercare la propria famiglia.
La segnalazione è arrivata da una spettatrice del programma televisivo "Chi l'ha visto", la quale, riscontrata la somiglianza, ha subito contattato la redazione. La speranza è che, dopo numerosi falsi avvistamenti, finalmente Denise si ricongiunga con la famiglia.
Caso Denise Pipitone, parla l'avvocato
L'avvocato della famiglia Pipitone, Giacomo Frazzitta, come si legge sull'edizione online de "La Repubblica", si è espresso così a riguardo:
"Attendiamo l'esame del Dna e siamo speranzosi. Bisogna distinguere tra segnalazioni non riscontrabili e altre in cui la verità può essere accertata. Come in questo caso".
Il legale, quindi, aggiunge:
"Siamo di fronte a una ragazza che non conosce la sua storia, che non sa chi sia sua madre, e che somiglia a Piera Maggio almeno stando alle immagini che abbiamo visto nella trasmissione russa. Incrociamo le dita ma siamo consapevoli che bisogna rimanere con i piedi per terra".
In Russia, alla ricerca della verità
In piena pandemia, gli spostamenti dall'Italia alla Russia richiedono un iter più complesso. Frazzitta conferma che si sta lavorando per ottenere subito l'autorizzazione, senza i 15 giorni di quarantena previsti. In tal modo si accorcerebbero le tempistiche e si potrebbe lavorare subito sulla pista.
La pista russa ritorna come un dejavu:
"In realtà già nel 2004, quando la piccola è scomparsa, c'erano delle segnalazioni che ci facevano propendere per una pista russa" afferma Frazzitta. La speranza, dunque, è appesa al test del dna. Metti like alla pagina
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