Più passano i giorni, più si allunga la lista delle domande relative alla morte di Diego Armando Maradona. Per far luce sulla vicenda, nelle prossime ore verranno esaminati campioni di sangue e urine, oltre che il cuore e tamponi nasali, in diversi laboratori del paese per ultimare le perizie complementari che hanno richiesto i medici forensi che hanno seguito l'autopsia.
Questi ultimi, secondo quanto riporta l'agenzia Telam citando fonti giudiziarie, ritengono che Diego soffrisse di "cardiomiopatia dilatativa". Non a caso il cuore del Pibe de Oro pesava il doppio del normale, circa mezzo chilo.
Oltre all'analisi sul cuore verranno svolti studi tossicologici
attraverso i quali si cercherà di capire se Maradona ha assunto alcol, droghe o altre sostanze nelle ore precedenti la sua morte, e studi istopatologici, che analizzano al microscopio gli organi e i tessuti.
Per conoscere i risultati dei test, compresi quelli su sangue e urine, i più rapidi, bisognerà comunque attendere qualche giorno.Nel frattempo la magistratura argentina ha interrogato la ex compagna Verónica Ojeda, la madre di 'Dieguito' Maradona, per oltre 5 ore, in particolare per cercare di fare luce sulla degenza del Pibe de Oro nella casa di Tigre dove è morto. Dopo l'interrogatorio è intervenuto il suo avvocato, Mario Baudry, rivelando un dettaglio incredibile.
"La casa in cui si trovava era molto semplice, senza bagno"
C'era un letto e un wc chimico", ha rivelato. "Diego non meritava di passare i suoi ultimi giorni così", ha aggiunto. Per Baudry, Maradona non avrebbe perso la vita "se fosse stato in un centro medico". "Se ci fosse stato un medico con lui questo non sarebbe accaduto", ha aggiunto il legale dell'ex compagna.
L'avvocato di Veronica Ojeda
ha riferito che nei prossimi giorni "saranno svolti rilievi informatici, sulle telecamere di ingresso e su tutta la documentazione con le relative perizie". Non a caso in giornata è stato perquisito l'ambulatorio medico della psichiatra di Maradona, Agustina Cosachov, la persona responsabile - insieme al neurochirurgo Leopoldo Luque - dell'assistenza sanitaria del Pibe de Oro, con l'intento di acquisire la documentazione relativa ai farmaci prescritti all'ex fuoriclasse del Napoli.Intanto il quotidiano 'La Nacion' ha pubblicato i messaggi che i figli si sarebbero scambiati nella 'chat di famiglia' da cui emergerebbe la preoccupazione di Dalma, Giannina e Diego Jr sul modo in cui il padre era assistito.
Nella chat era presente anche la psichiatra di Maradona Agustina Cosachov
Il giornale argentino ha anche svelato il documento con cui l'ex numero 10 del Napoli è stato dimesso dalla Clínica Olivos, dove fu operato per un "ematoma subdurale". Nel testo si raccomandava come fosse necessario stabilire una continuità delle cure dopo aver lasciato il centro medico. Il documento risulta firmato dal dottore Leopoldo Luque Luque, dalle figlie Gianinna e Jana Maradona e da un rappresentante della clinica.
Oltre agli aspetti legati alla morte dell'ex fuoriclasse del Napoli, resta da capire la gestione dell'eredità del Pibe de Oro. Che per il quotidiano spagnolo 'Marca' si aggira attorno ai 75 milioni di euro, fra case sparse in tutto il mondo, sponsorizzazioni (la storica con Puma e con due aziende di videogiochi), investimenti vari in Venezuela e in Italia, altri beni lasciati a Dubai (case e auto di lusso) e in Bielorussia (un anello prezioso e addirittura un carrarmato).
Come è noto Maradona ha cinque figli riconosciuti
tra cui non correrebbe buon sangue: Dalma e Gianinna (avuti da Claudia Villafane, la sua unica ex moglie legale); Jana (avuta da Valeria Sabalain); Diego Junior (il figlio di Cristina Sinagra riconosciuto nel 2007), e Diego Fernando, figlio di Verónica Ojeda. Ma ci sarebbero almeno sei figli di Maradona che chiedono il riconoscimento. Uno a La Plata, Santiago Lara, un altro a Buenos Aires e almeno quattro a Cuba. Un bel rebus da risolvere.
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