Terremoto
Terremoto

Un terremoto di magnitudo 2.3 è stato registrato nel territorio del Vesuvio nel tardo pomeriggio di lunedì 21 aprile 2025, giorno di Pasquetta, precisamente alle ore 19:05. Secondo i dati ufficiali diramati dalla Sala Operativa dell’INGV-Osservatorio Vesuviano (Napoli), l’epicentro del sisma è stato localizzato alle coordinate geografiche 40.8313 di latitudine e 14.4213 di longitudine, ad una profondità di 3 chilometri.

La scossa è stata preceduta da un boato, un fenomeno che spesso accompagna gli eventi sismici superficiali nella zona del Vesuvio, aumentando la percezione del fenomeno tra la popolazione locale.

Le zone dove il sisma è stato avvertito

Il terremoto è stato avvertito distintamente dalla popolazione in diversi comuni dell’area vesuviana, in particolare a:

Massa di Somma

San Sebastiano al Vesuvio

Sant’Anastasia

In queste località, molti residenti hanno riferito di aver sentito un forte boato, seguito da un breve tremore. Numerose segnalazioni sono giunte anche sui social, dove cittadini hanno raccontato di aver percepito il sisma in modo chiaro, soprattutto ai piani alti delle abitazioni.

Nessun danno segnalato: la situazione sotto controllo

Fortunatamente, non si registrano danni a persone o cose. Nonostante la scossa sia stata avvertita da molte persone, la bassa magnitudo e la superficialità del sisma non hanno causato conseguenze strutturali. Le autorità locali e la Protezione Civile hanno monitorato la situazione per escludere eventuali criticità, confermando il rientro della situazione nella normalità.

Il monitoraggio costante del Vesuvio

Il Vesuvio, considerato uno dei vulcani più pericolosi al mondo per densità abitativa nelle aree circostanti, è soggetto a monitoraggio costante da parte dell’INGV. Eventi sismici come quello registrato nella giornata di Pasquetta rientrano nell’attività sismica ordinaria della zona, definita “a bassa energia”, ma vengono comunque tracciati e analizzati in tempo reale.

Secondo gli esperti, questo tipo di scosse superficiali sono spesso associate a movimenti tettonici locali o a fenomeni legati alla dinamica interna del vulcano, ma non sono indice immediato di una risalita magmatica.

La memoria del territorio e l'importanza dell’informazione

L’episodio ha riportato alla mente di molti residenti la vulnerabilità sismica e vulcanica dell’area vesuviana, sottolineando l'importanza della prevenzione, della pianificazione dell’emergenza e di una comunicazione tempestiva. Eventi anche lievi, se percepiti in maniera intensa, come in questo caso a causa del boato, possono suscitare ansia e allarme tra i cittadini, motivo per cui l’informazione scientifica corretta gioca un ruolo fondamentale.

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