Dopo l'attuale Reddito di cittadinanza e l'Assegno di inclusione, si aprono due percorsi distinti per coloro che rimangono esclusi da queste misure. Il primo percorso riguarda la presa in carico da parte dei servizi sociali dei Comuni, ma questa opzione è possibile solo in circostanze particolari e consente di continuare a percepire il "Reddito" fino alla fine dell'anno.

Il secondo percorso riguarda l'attivazione della nuova misura chiamata "Sostegno alla formazione e lavoro" e sarà rivolta a coloro che sono considerati "occupabili" e non rientrano più nei criteri per il Reddito di cittadinanza. Questa misura richiederà l'iscrizione tramite un'apposita piattaforma ai centri per l'impiego regionali, al fine di seguire corsi di formazione.

Il primo percorso riguarda i nuclei familiari che non hanno figli minorenni, disabili o persone over 60 all'interno del nucleo, e che soddisfano i criteri di basso reddito e ISEE. In questo caso, il Reddito di cittadinanza sarà garantito solo se il nucleo familiare è preso in carico dai servizi sociali dei Comuni.

Ad oggi, sono già stati segnalati 88.000 nuclei familiari al ministero del Lavoro per avviare questa procedura. La presa in carico da parte dei servizi sociali avviene solo in situazioni di estremo disagio, ad esempio per senzatetto, tossicodipendenti, vittime di violenza o persone affette da malattie mentali.

Il secondo percorso riguarda i nuclei familiari considerati "occupabili" ma che non rientrano nei nuovi criteri per l'Assegno di inclusione. Questo riguarda, ad esempio, le 159.000 famiglie che hanno ricevuto erroneamente il messaggio telefonico dell'INPS, che faceva riferimento ai servizi sociali.

Gli "occupabili" potranno iscriversi ai centri per l'impiego tramite la piattaforma Siisl e partecipare ai corsi di formazione organizzati dalle Regioni. Tuttavia, la piattaforma non è ancora operativa e dovrà garantire l'interoperabilità tra i diversi sistemi per consentire la scelta dei corsi o dei percorsi formativi. Il ministero del Lavoro presenterà presto le modalità attraverso un decreto ministeriale.

Reddito di Cittadinanza, le possibili alternative

Per ottenere il "Sostegno alla formazione e lavoro", sarà necessario seguire un corso di formazione o un tirocinio, oppure prestarsi a servizi per la collettività, attivati dai Comuni. Coloro che già seguono il progetto Gol (Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori) verranno inseriti automaticamente.

I corsi offrono una vasta gamma di opzioni, come corsi per tatuatori, istruttori di autoscuola, gestori di rifugi alpini, social media marketing, gestione di magazzino, servizi cimiteriali, parrucchieri, operatori su navi crociera e gestione aziendale. Saranno previsti anche tirocini presso strutture pubbliche. Un decreto del ministero del Lavoro stabilirà la durata dei corsi e se i corsi online saranno validi.

Infine, l'"Assegno unico universale" è uno strumento di sostegno per i figli a carico che ha assorbito tutti i precedenti aiuti. Chi aveva il Reddito di cittadinanza lo riceveva automaticamente. Ora coloro che non ricevono più questo sussidio dovranno presentare una specifica domanda per ricevere l'Assegno unico. È importante prestare attenzione affinché, oltre al Reddito di cittadinanza, non si perda anche l'importo dell'Assegno unico.

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