TERAMO. Trauma cranico da impatto con conseguente emorragia cerebrale: la morte è stata immediata. Questo è quanto ha stabilito ieri pomeriggio l'esame autoptico svolto dall'anatomopatologo Giuseppe Sciarra. Quindi nessun malore.

Ma una distrazione di guida all'uscita di una semicurva con l'asfalto bagnato è stata fatale all 36enne di Casoli di Atri Sergio Martella. Comunque le indagini continuano da parte della polizia che cerca di capire tradurre quello che i drammatici fotogrammi delle videocamere di sorveglianza della ditta Aran cucine hanno immortalato: lo schianto è avvenuto alle 3 della notte e non alle 7 quando è stato dato l'allarme da alcuni operai della stessa ditta.

Allo stato attuale e quanto stabilito ieri dall'autopsia nel caso specifico nulla sarebbe cambiato, ma nel caso il 36enne sarebbe rimasto gravemente ferito e deceduto dopo una lunga agonia la storia sarebbe di certo stata un'altra. Gli inquirenti hanno ascoltato anche diversi automobilisti che dopo lo schianto hanno percorso la strada provinciale 27/A in direzione mare e tutti hanno risposto di aver notato quell'auto, un'Alfa Romeo 159, ma per via della scarsa illuminazione e maltempo, a loro sembrava semplicemente parcheggiata. Comunque le indagini proseguono per cercare di capire come mai il 36enne, che viveva con la compagna e la figlia a Pescara, si trovasse a quell'ora in quella zona. Sergio aveva perso la mamma nel 2017, il fratello era deceduto giovanissimo in un incidente stradale in motocicletta a Roseto, così come due cugini. I funerali si terranno oggi alle 11 nella chiesa parrocchiale S. Maria a Casoli di Atri.

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