Santo Romano, la fidanzata in lacrime mentre stringe la sua scarpa: «Voleva difendere un amico»
Il compagno di squadra: «È morto tra le mie braccia»
Simona, fidanzata diciassettenne di Santo Romano, descrive l'ultima immagine del ragazzo come una scena straziante: "Lui a terra morto", racconta, con le lacrime agli occhi. Per lei, la morte di Santo non può restare una tra le tante tragedie dimenticate. "Santo non è solo un nome su una lista", ha dichiarato Simona, convinta che il sacrificio del fidanzato debba servire come esempio, affinché eventi simili non si ripetano. La giovane descrive Santo come una persona straordinaria, che merita di essere ricordata da tutti.
Simona vuole che la morte di Santo non venga percepita solo come una notizia, ma come un'occasione per sensibilizzare la comunità. "Questa non può diventare una delle tante morti assurde di cui nessuno si ricorda," continua, spiegando come Santo sia stato ucciso mentre cercava di evitare una lite nata per un banale incidente. Il giovane portiere si era semplicemente avvicinato per calmare gli animi, un gesto che gli è costato la vita.
La Tragedia di una Sera Qualunque: La Dinamica del Conflitto
La sera dell’omicidio, Santo e i suoi amici si erano dati appuntamento a San Sebastiano al Vesuvio, come era loro abitudine. Il gruppo si stava preparando a spostarsi verso Napoli quando la lite è scoppiata improvvisamente. Secondo le ricostruzioni, il diverbio è nato da un incidente banale: una scarpa calpestata per sbaglio, un motivo di poco conto che, però, ha provocato una reazione estrema.
Un diciassettenne, recentemente uscito dall’istituto penale minorile di Nisida, avrebbe sparato a Santo e ferito un altro giovane. Gli amici di Santo, Gaetano e Matteo, sono rimasti con lui fino alla fine, cercando di dargli conforto mentre giaceva agonizzante. Gaetano, in particolare, ha ricordato il momento tragico in cui ha dovuto avvisare la madre del ragazzo: "Sono stato io a chiamarla", ha detto, visibilmente scosso.
Il Dolore della Squadra: "Sei Caduto e Ti Sei Rialzato Tante Volte, Proteggici da Lassù"
La squadra di calcio di Santo, l’ASD Micri, ha dedicato al giovane portiere parole di dolore e affetto. Per quattro anni, Santo ha difeso con impegno la porta della squadra, distinguendosi per il suo coraggio e la sua determinazione. "Sarai sempre il nostro numero uno," scrive il mister, ricordando il ragazzo come un esempio di vita per tutti coloro che lo conoscevano.
Il messaggio pubblicato dalla squadra sui social è un omaggio sentito a un giovane che ha saputo costruire legami profondi, lasciando una traccia indelebile nel cuore dei compagni di squadra e della comunità. "La tua pelle e il tuo cuore vestivano i nostri colori," recita il messaggio, ricordando il suo impegno come un insegnamento per tutti.
Il Cordoglio della Comunità Sportiva: "Che Qualcuno Fermi Questa Violenza"
Il caso di Santo ha scosso profondamente anche altre associazioni sportive della Campania. La Scuola Calcio Emanuele Troise ha espresso il suo dolore per la tragica perdita del giovane portiere e ha lanciato un appello per fermare la violenza che colpisce tanti giovani. Parole di cordoglio sono arrivate anche dal C.R. Campania FIGC LND, con il presidente Carmine Zigarelli che ha salutato Santo con un “Ciao Portierone”.
Tanti club e società sportive campane hanno voluto rendere omaggio a Santo, ricordandolo come un ragazzo di cuore e un esempio di correttezza. "Era amato da tutti", hanno scritto alcuni suoi compagni e amici sui social, sottolineando l’assurdità della sua morte e il senso di rabbia e impotenza che lascia dietro di sé.
Il Dolore della Scuola e della Comunità Locale
Anche l’Istituto Montessoriano, dove Santo aveva frequentato la scuola primaria, ha espresso il proprio dolore per la perdita del giovane. Gli insegnanti e i compagni lo ricordano come un ragazzo educato, socievole e tranquillo, un alunno che aveva lasciato un ricordo positivo e che ora viene ricordato con grande affetto. "Ci stringiamo alla famiglia in questo momento difficile", ha dichiarato l’istituto, mandando un messaggio di solidarietà e vicinanza.
Un Appello per Ricordare e Fare la Differenza
La storia di Santo Romano non è solo un tragico fatto di cronaca, ma un simbolo della necessità di intervenire contro la violenza che si insinua nelle vite dei giovani. Il sacrificio di Santo deve diventare un monito, un richiamo alla responsabilità collettiva, affinché la sua morte non venga dimenticata come uno dei tanti casi di violenza senza senso.