Annuncia di togliersi la vita su Facebook, poi si impicca nel suo negozio: Paolo Trimarchi lascia moglie e figli
Paolo Trimarchi, un uomo di 61 anni, ha tragicamente posto fine alla sua vita all'interno del magazzino di un negozio di abbigliamento in un noto centro commerciale nella provincia di Napoli, a Nola.
Come ogni giorno, Paolo ha intrapreso il suo solito percorso in auto, dirigendosi al lavoro. Tuttavia, ha deciso di porre fine alle sofferenze che da anni lo avevano tormentato profondamente.
Nel suo ultimo post, ha voluto condividere con i suoi cari le ragioni che lo hanno spinto a questa tragica scelta. "Buongiorno a tutti gli amici e parenti. Come ho accennato ieri, oggi ho preso una decisione molto importante che sicuramente causerà dolore ai miei fratelli, ai miei figli e a mia moglie."
Nel messaggio, Paolo ha delineato due motivazioni principali che lo hanno spinto verso questa terribile decisione. Ha raccontato di aver perso la serenità fin dal 2018 a causa dei disturbi derivanti dalla convivenza con un locale situato sotto la sua abitazione. "Io e la mia famiglia non riusciamo più a dormire", ha scritto. Gli schiamazzi notturni, segnalati più volte alle autorità, hanno contribuito a un profondo disagio. L'uomo ha affrontato anni di battaglie legali e sacrifici finanziari per far fronte alle spese legali, descrivendo la costante "ansia ogni volta che usciamo ed entriamo in casa".
Un ulteriore peso sul suo cuore è stato rappresentato dalla sua situazione lavorativa e dal timore di essere licenziato. "Oggi, con il mio gesto estremo, voglio far capire a tutti che non si può vivere così. Preferisco porre fine a tutto e spero che qualcuno possa prendersi cura della mia famiglia, che amo disperatamente e a cui non sono riuscito a fornire la sicurezza e la tranquillità di cui avevano bisogno."
La figlia di Paolo ha deciso di rendere pubbliche queste sofferenze condividendo uno screenshot dell'ultimo post del padre sui social media. In una conversazione telefonica, ha trovato la forza di esprimere il dolore che il padre aveva affrontato per anni, lottando quotidianamente e ormai a pochi anni dalla pensione. Ha sottolineato anche la forza interiore che l'ha spinto sempre avanti. "Non riesco a capire perché abbia deciso di arrendersi. Spero che tutti possano apprezzare la propria famiglia e aprirsi al dialogo. Il gesto di mio padre è stato un tentativo di fuga, ma non la soluzione... siamo noi che stiamo male."
Paolo Trimarchi, le parole della moglie
Recentemente, la moglie di Paolo ha condiviso un post su gruppi cittadini di Facebook, sottolineando la solitudine che suo marito aveva vissuto e il fatto che non aveva ricevuto il supporto delle autorità competenti. "Mio marito è morto a causa della mancanza di sostegno da parte delle autorità competenti. Voleva aiuto e tutela, e questa mancanza resterà sulla loro coscienza. Ora i miei figli sono senza il loro amato padre, e io sono senza un marito."