Il premier Giuseppe Conte ieri in conferenza stampa conferma l’ipotesi di un lockdown per Milano e Napoli. Nel corso del suo intervento, il Presidente del Consiglio ammette che la situazione dei contagi e della pressione ospedaliera sono critiche e non esclude provvedimenti più restrittivi, tra cui lockdown generalizzati o mirati.
Napoli e Milano in lockdown, Conte conferma l’ipotesi
“È contemplata la possibilità di interventi a livello territoriale, il Dpcm lo consente” ed “è questo il sistema che perseguiamo”, risponde Conte alla domanda di un giornalista.
A lanciare al Governo l’ipotesi di un lockdown per le grandi città era stato anche Walter Ricciardi, il consigliere del Ministro della Salute, Roberto Speranza. Ricciardi ieri, nel corso di un’intervista radiofonica, si è detto preoccupato dalla situazione di Napoli e Milano. In quei centri “il virus circola ovunque. Lo puoi prendere al bar, al cinema, sull’autobus”.
Duro il commento del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris. “Se le strutture tecniche, il Comitato tecnico scientifico, l’Istituto superiore di sanità, la Protezione civile, il Governo, la Regione, hanno degli elementi, è inutile far fare una dichiarazione anche al più autorevole degli esperti – ha spiegato de Magistris.
Qua le parole sono piombo: se sono queste le condizioni, chi ha gli elementi per fare una comunicazione ufficiale lo facesse innanzitutto nei luoghi istituzionali”.
In Campania nuovo record di contagi
Intanto la situazione dei contagi da Covid-19 in Campania si aggrava. Ieri è stato registrato un nuovo record di contagi, con 2761 casi di positività Venti, in tutto, i decessi, avvenuti questi conteggiati nelle ultime 24 ore tra il 16 ed il 26 ottobre.
Ma è la città di Napoli ad essere sorvegliata speciale: solo ieri l’Unità di Crisi ha rilevato 532 nuovi casi. I guariti del giorno sono 49, e 17 i ricoveri in meno in ospedale.
Negativa è invece la notizia di una persona in più in terapia intensiva. Sono 463 in più le persone in isolamento domiciliare e 2 le nuove vittime.
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