L'incidente di Mestre ha causato una tragedia con un bilancio tragico: al momento si contano 21 morti, 12 feriti e alcune persone ancora disperse, con il numero stimato tra 4 e 5 dispersi. La Prefettura ha comunicato questi dati ai soccorritori.

Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha riferito che a bordo del pullman sembrano esserci molti stranieri, compresi dei bambini. Sono stati trovati documenti ucraini. Le operazioni di recupero delle vittime sono ancora in corso, con gli ultimi corpi che stanno venendo estratti.

A differenza di quanto inizialmente riportato, il pullman coinvolto non stava svolgendo un servizio di linea; era un mezzo NCC noleggiato dal campeggio 'Hu' di Marghera per i suoi ospiti, che in gran parte sono stranieri. La struttura si trova all'inizio della strada Romea e offre un servizio di navetta per Venezia che parte proprio davanti all'ingresso. Al momento, il campeggio è chiuso, e i suoi addetti non rilasciano dichiarazioni.

Il pullman appartiene alla società "La Linea," che solitamente gestisce il collegamento tra il campeggio e Venezia. Il prefetto di Venezia, Michele di Bari, ha dichiarato che il mezzo coinvolto era un autobus di linea di un'azienda privata che stava effettuando un cosiddetto servizio atipico, trasportando turisti da Venezia a Marghera. Si suppone che molte delle vittime siano turisti stranieri.

Per quanto riguarda la dinamica dell'incidente, secondo Il Gazzettino, il pullman ha sfondato la recinzione del cavalcavia Vempa, precipitando per circa 10 metri sui cavi dell'elettricità e poi prendendo fuoco. È finito sul fondo, accanto alla strada, vicino ai binari ferroviari. Tuttavia, la dinamica precisa dell'incidente è ancora oggetto di indagine.

Sul luogo dell'incidente sono già presenti soccorritori, e continuano ad arrivare autoambulanze. Il traffico nelle vicinanze di via dell'Elettricità è completamente bloccato, e la linea ferroviaria tra Mestre e Venezia è sospesa. L'Usl 3 di Venezia ha attivato il protocollo delle "grandi emergenze". Questo prevede la messa a disposizione di tutti i pronto soccorso degli ospedali e il richiamo al lavoro di personale di rinforzo. La situazione è in evoluzione, e si stanno compiendo sforzi massicci per affrontare questa tragica situazione.

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