Una terribile tragedia ha colpito la comunità di Pedrengo, nel comune di Bergamo, con l'arresto di Monia Bortolotti, una giovane madre di 27 anni, accusata di un doppio infanticidio. Le sue vittime sarebbero i suoi due neonati, entrambi uccisi per soffocamento quando avevano rispettivamente quattro mesi e due mesi di vita. In entrambi i casi, le morti erroneamente attribuite a casi di "morte in culla".

Le indagini avviate in seguito alla morte del secondo figlio della donna, avvenuta il 25 ottobre 2022. Questo tragico evento ha sollevato sospetti tra i Carabinieri, poiché era passato solo un anno dalla morte della sua prima figlia di 4 mesi, classificata come "morte in culla" causata da un rigurgito.

I risultati dell'autopsia sul secondo figlio, giunti nel febbraio 2023, hanno rivelato che la morte del neonato è stata causata in modo inequivocabile da asfissia meccanica acuta da compressione del torace, indicando un soffocamento deliberato. Questa scoperta ha portato all'esame delle cause della morte della prima figlia. Tuttavia, la precedente esumazione del corpo della prima bambina non ha fornito risultati chiari a causa del danneggiamento della bara.

E' Monia Bortobolotti, la giovane mamma che ha ucciso i suoi bambini- Le indagini

L'indagine ha coinvolto l'ascolto di medici, parenti, specialisti e amici della donna, oltre all'analisi di documentazione medica. Si sono accumulati gravi indizi di colpevolezza nei confronti della madre, compresi i suoi dichiarazioni discordanti e la mancanza di disturbi psichici evidenti. Si è ritenuto che l'incapacità della madre di sopportare il pianto prolungato dei bambini sia stata la causa scatenante di entrambi gli infanticidi, escludendo una connotazione accidentale.

Di conseguenza, la madre è stata arrestata e trattenuta in custodia cautelare in carcere. Considerata una grave minaccia per la società e con il rischio concreto di reiterare il reato. Questa tragica vicenda ha scosso profondamente la comunità locale. Fonte: CorrieredellaSera

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