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ROMA. Il giudice dell’udienza preliminare ha disposto il rinvio a giudizio per il dentista accusato di omicidio colposo. Lunedì 11 novembre, il dentista è stato formalmente chiamato a rispondere delle accuse legate alla morte di Thomas Nuovo, un paziente di 44 anni che si era rivolto a lui per un problema alle gengive. Secondo l’accusa, il dentista avrebbe diagnosticato superficialmente una gengivite, ignorando i sintomi di un melanoma, che ha poi causato il decesso del paziente.

La diagnosi errata e l'inizio delle complicanze

L'incidente risale ad aprile 2018, quando Thomas Nuovo si era recato presso lo studio del dentista a causa di un dolore persistente alle gengive. Il dentista gli aveva diagnosticato una gengivite, attribuendo il problema a scarsa igiene orale e programmando una serie di trattamenti per pulizie dentali. Nonostante il dolore non diminuisse, la diagnosi non era stata messa in discussione.

L'indagine della Procura e le accuse di negligenza

La Procura ha avviato un’inchiesta, disponendo il sequestro della cartella clinica e raccogliendo prove. Secondo gli inquirenti, il dentista avrebbe agito con "negligenza, imprudenza e imperizia" nel non riconoscere i segnali di una patologia più grave. In particolare, non avrebbe suggerito accertamenti cito-istologici, che avrebbero potuto identificare la natura cancerosa della lesione. La mancata diagnosi avrebbe contribuito al peggioramento del quadro clinico del paziente, fino al tragico esito.

La scoperta tardiva del melanoma

Dopo mesi di trattamenti, l’igienista dentale ha iniziato a sospettare che il problema potesse essere più serio. Tuttavia, il dentista ha proseguito senza ordinare test specifici fino a quando, con un intervento laser per rimuovere la lesione, ha evitato di inviare il campione per un’analisi istologica. Solo in una fase avanzata della malattia il dentista ha suggerito al paziente di rivolgersi al Policlinico Umberto I, dove è stato effettuato un prelievo bioptico che ha rivelato il melanoma.

I trattamenti medici e il decesso

Dopo la diagnosi di melanoma, Thomas Nuovo ha affrontato una lunga battaglia: quattro interventi chirurgici, seguiti da radioterapia e immunoterapia. Tuttavia, le cure non sono riuscite a salvargli la vita e il paziente è deceduto a dicembre del 2020. La denuncia dei familiari ha portato all’avvio dell’indagine e al processo contro il dentista.

I familiari di Thomas Nuovo chiedono giustizia, convinti che una diagnosi precoce avrebbe potuto salvargli la vita. L’accusa sostiene che gli esami mancati avrebbero permesso di intervenire in tempo, evitando così il tragico epilogo. Il processo avrà il compito di stabilire se il dentista abbia effettivamente sottovalutato la situazione e agito con superficialità, compromettendo le possibilità di sopravvivenza del paziente.

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