Liliana Resinovich
Liliana Resinovich

La morte di Liliana Resinovich, avvenuta nel dicembre 2021, ha generato molteplici interrogativi, ma le nuove evidenze tecniche confermano un'unica verità: non si trattò di un suicidio. La super perizia, svolta dalla rinomata anatomopatologa forense Cristina Cattaneo e da un team di esperti, ha fornito risposte chiare. Gli approfondimenti tecnici, che comprendono analisi microscopiche e genetiche, hanno rivelato una soffocazione esterna diretta come causa del decesso, un atto che coinvolge l'intervento di una terza persona.

La Dinamica Del Delitto: Soffocamento E Segni Di Aggressione

Secondo le conclusioni della perizia, Liliana Resinovich è stata soffocata. Le evidenze, come i segni di pugni, graffi e afferramenti sul corpo della vittima, indicano un'aggressione fisica immediatamente precedente la morte. Le contusioni riscontrate, in particolare alla testa e alle mani, sono state prodotte poco prima del decesso, escludendo l'ipotesi di un evento accidentale. Gli esperti sottolineano che le lesioni al corpo sono compatibili con un'aggressione violenta, escludendo quindi ogni ipotesi di suicidio o incidente.

Nuove Indagini E Approfondimenti: Alla Ricerca Di Terzi Coinvolti

A seguito della perizia, la Procura di Trieste ha avviato nuove indagini per identificare eventuali terze persone coinvolte nel crimine. Tra le raccomandazioni degli esperti vi è l’analisi dei campioni piliferi rinvenuti sugli indumenti e sui sacchetti che avvolgevano il capo di Liliana. L’utilizzo di tecnologie avanzate per il sequenziamento del DNA, come il sequenziamento ultramassivo (Ngs), potrebbe rivelare tracce genetiche di altri soggetti, contribuendo così a risolvere il caso.

La Tempistica Del Decesso: Morta Il Giorno Della Scomparsa

Un altro aspetto fondamentale emerso dalla perizia riguarda la tempistica della morte. Liliana è verosimilmente deceduta il giorno in cui è scomparsa, ovvero il 14 dicembre 2021, e non nelle ore successive, come inizialmente suggerito. L'analisi del corpo, inoltre, ha escluso l'ipotesi del congelamento, confermando che la vittima è stata trovata nel boschetto dell'ex ospedale psichiatrico nel gennaio 2022, ma era morta poco prima.

Il Ruolo Della Procura E La Speranza Di Risolvere Il Caso

La Procura di Trieste sta ora esaminando con attenzione le oltre 200 pagine della perizia, con l'obiettivo di raccogliere ulteriori prove e avanzare nell’indagine. Il procuratore facente funzioni, Federico Frezza, ha già preso visione del rapporto, mentre il fascicolo è stato assegnato alla pm Ilaria Iozzi per i successivi sviluppi. Nel frattempo, il marito della vittima, Sebastiano Visintin, ha espresso pubblicamente la sua fiducia nelle indagini, chiedendo che venga identificato e punito l’assassino di sua moglie, e chiedendo la fine delle speculazioni su di lui.

Le nuove evidenze scientifiche e tecniche emerse con la super perizia non solo ribaltano le ipotesi precedenti ma aprono nuove possibilità per la risoluzione del caso. La causa della morte di Liliana Resinovich è chiaramente un omicidio, e con il continuo lavoro della Procura, la speranza è che giustizia venga fatta e che l’assassino venga finalmente identificato. La comunità e i familiari della vittima attendono ora che le indagini portino alla luce la verità definitiva.

Accusa un malore improvviso, Giusy Di Girolamo muore a soli 37 anni: lascia un bimbo
Malore in strada, muore un carabiniere di 53 anni a Guidonia