Brandizzo, indagati addetto Rfi e capocantiere
L'incidente avvenuto a Brandizzo, nella notte tra il 30 e il 31 agosto, ha scatenato un'indagine della Procura di Ivrea, che sta esaminando seriamente le ipotesi di omicidio plurimo e disastro ferroviario. Le prime indagini hanno rivelato gravi violazioni delle procedure di sicurezza, secondo quanto dichiarato dalla procuratrice Gabriella Viglione.
I primi due soggetti ad essere iscritti nel registro degli indagati per la tragica strage di Brandizzo sono l'addetto di Rfi al cantiere in cui lavoravano le vittime e il capocantiere della Sigifer, l'azienda vercellese che aveva in appalto i lavori di manutenzione sui binari. Il capocantiere, collega delle cinque vittime, è sopravvissuto all'incidente perché ha prontamente avvistato i fari del treno in arrivo ed è riuscito a spostarsi su un altro binario.
Gravi ipotesi di reato
La Procura di Ivrea sta conducendo un'indagine approfondita sulle ipotesi di omicidio plurimo e disastro ferroviario legate all'incidente di Brandizzo. Non si può escludere nemmeno la possibilità di procedere per dolo eventuale. "Dalle prime indagini emergono gravi violazioni della procedura di sicurezza", ha ribadito la procuratrice Gabriella Viglione. Secondo gli inquirenti, se le regole seguite scrupolosamente, questa tragedia poteva essere evitata: "Non ci sarebbe stata l'autorizzazione a lavorare sui binari al momento del passaggio del treno."
Ricostruzione dell'Incidente di Brandizzo
La Procura sta anche valutando la sicurezza dell'intera procedura, alla luce del fatto che "quanto accaduto ha reso palese che il meccanismo di garanzia non era sufficiente a tutelare un lavoro così delicato in una sede pericolosa come quella dei binari ferroviari," ha dichiarato Viglione.
Secondo quanto è stato finora ricostruito, il semaforo al binario 1, dove stavano lavorando gli operai deceduti, risultava verde all'imbocco della stazione di Brandizzo. I macchinisti del treno in transito, senza passeggeri a bordo, non avvisati della presenza degli operai sui binari. La procuratrice Viglione ha sottolineato che la situazione avrebbe potuto essere ancora più drammatica, suggerendo che gli operai stavano probabilmente già smontando i binari quando il treno si è avvicinato.