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Nel 2024, in Italia si stimano 390.100 nuove diagnosi di tumore, un dato in linea con gli anni precedenti. Tuttavia, la metà delle persone colpite ha oggi una concreta possibilità di guarire, avendo prospettive di vita comparabili a quelle di chi non si è mai ammalato di cancro. Questo dato positivo si affianca a una riduzione della mortalità tra i giovani adulti: tra il 2006 e il 2021, i decessi sono calati del 28% negli uomini e del 21,4% nelle donne tra i 20 e i 49 anni.

Miglioramenti nella sopravvivenza e diagnosi precoce

Secondo il rapporto AIOM "I numeri del cancro in Italia 2024", l’efficacia della diagnosi precoce gioca un ruolo cruciale. Per il carcinoma della mammella, la sopravvivenza è del 99% se diagnosticato nello stadio iniziale, ma scende drasticamente al 36% negli stadi avanzati. Anche per il tumore del colon-retto, la probabilità di guarigione varia dal 92% nei casi individuati precocemente al 56% considerando tutti gli stadi.

Un aumento della prevalenza

Diego Serraino, Direttore di Epidemiologia Oncologica presso il Centro di Riferimento Oncologico di Aviano, evidenzia un dato significativo: «Oggi quasi 3,7 milioni di italiani, pari al 6,2% della popolazione, vivono dopo una diagnosi di cancro». Negli ultimi dieci anni, il numero di persone che convivono con la malattia è aumentato di circa l'1,5% annuo.

Focus sui tumori ginecologici

Per le donne colpite da tumori ginecologici, le possibilità di guarigione variano significativamente: il 69% per il tumore del corpo dell’utero, il 58% per il collo dell’utero e il 32% per l’ovaio. La diagnosi precoce resta determinante per migliorare queste percentuali e garantire trattamenti più efficaci.

Le nuove sfide nella lotta al cancro

Il Presidente di AIRTUM, Fabrizio Stracci, sottolinea che le stime per il 2024 sono state elaborate grazie ai dati raccolti da 35 Registri Tumori, coprendo l’80% della popolazione italiana. Questi numeri testimoniano non solo l’impegno nel monitoraggio, ma anche i progressi nella ricerca e nella prevenzione.

La diminuzione della mortalità per alcuni tumori, come il carcinoma polmonare, e il miglioramento della qualità della vita per chi affronta la malattia, sono segnali incoraggianti. Tuttavia, resta cruciale promuovere la prevenzione, favorire l’accesso alle diagnosi precoci e continuare a investire nella ricerca per rendere la lotta al cancro sempre più efficace.

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