SARONNO (VARESE). Si chiamava Michele Garruto, l'uomo di 31 anni che è morto in un incidente stradale a Saronno, comune in provincia di Varese. Il noto barbiere, originario di Solaro (Milano), è deceduto nel pomeriggio di ieri, giovedì 7 luglio. L'incidente si è verificato lungo la tangenziale tra Saronno, Ceriano Laghetto (Monza e Brianza) e infine Rovello Porro (Como).
Saronno, la morte del povero Michele
In base alle ricostruzioni avvenute fino a questo momento, il 31enne si è schiantato con la sua moto contro un furgone ed è stato sbalzato sull'asfalto. Ha riportato dei traumi e delle ferite così gravi che non è sopravvissuto. I medici e i paramedici del 118 hanno cercato di fare tutto il possibile, ma nonostante tutti gli sforzi non hanno potuto far altro che costatarne il decesso.
Sulla morte di Garruto sono esplose diverse polemiche
Sembrerebbe infatti che il suo corpo sia rimasto per ore sull'asfalto per dei cavilli burocratici relativi alle competenze territoriali. A denunciare il fatto sono stati sia il consigliere regionale Marco Colombo che Francesco Facchinetti.
Considerato che l'incidente è avvenuto tra tre province, sarebbe stato richiesto l'intervento dei tecnici comunali per verificare i mappali: "Mentre il cadavere della vittima, il fratello di un mio caro amico rimaneva per ore sull’asfalto sotto gli occhi dei parenti accorsi una volta scoperta la notizia. Per un cavillo burocratico, sui confini dei comuni, non sapevano con quale ambulanza portarlo via. In che paese siamo?", ha detto Facchinetti sul suo canale Instagram.
Facchinetti poi affermato che spera che le sue parole possano arrivare alle autorità competenti così da consentire ai famigliari di poterla vedere prima di venerdì. Il corpo del ragazzo infatti è al momento sotto sequestro all'ospedale di Busto. Fonte: Fanpage
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