Orrore nel napoletano. Una cruda realtà, quella di una donna vittima di soprusi e abusi commessi dall’ex marito. Una storia fatta di paura e silenzi fino al recente epilogo: lei ha deciso di dire basta ed ha denunciato tutto.
Il racconto della donna
“Tu sei malata a non voler stare con me, io ti uccido. Se mi denunci vado in galera, poi esco e ti uccido lo stesso”, questo – come riportato da Il Mattino – le diceva l’uomo, un 45enne di Torre del Greco. “Non credeva che io non lo amassi più. Mi minacciava, ha provato a strangolarmi e a violentarmi. Mi ha lasciato senza soldi e auto, pretendeva che non proseguissi nella separazione e ritirassi le denunce“, ha raccontato la vittima al pm Federico Nesso.
“Mi prendeva a morsi, sul braccio, in testa e nelle parti intime. Altre tre volte ero andata al centro antiviolenza e poi avevo deciso di non entrare. Presi forza e denunciai. Mi aveva portato via il bancomat del conto cointestato e le chiavi dell’auto. Poco alla volta, poi, mi ha restituito le cose ma ha cominciato a svuotare il conto, creando polizze vita intestate a lui. Mi diceva che mi avrebbe tolto tutto“.
“Dice che prima o poi faremo i conti. Abbiamo lasciato casa perché violava gli ordini di allontanamento da me e dai miei figli. Anche i bimbi avevano paura, perché più volte si è presentato a scuola senza permesso ed entrava in classe. Per stare tranquilli abbiamo deciso di andare via, minacciava anche i miei familiari. Una volta lanciò una sedia nella credenza, ruppe tutto e poi andò a farla riparare. Una volta mi ha violentata e dopo mi ha detto che ero malata, che non era vero che non lo amavo più“.
Il processo
In questi giorni inizierà il processo che vedrà l’ex marito sul banco degli imputati. “Provo imbarazzo a dire certe cose. Mi prendeva a morsi se rifiutavo. Stava fuori per lavoro tutta la settimana e tornava il sabato e la domenica, quando mangiavamo tutti assieme ha detto la testimone e dopo pranzo provava ad approfittarne. Ormai ci stavamo separando, ma lui pretendeva rapporti sessuali da me. Io cercavo di divincolarmi, ma lui diventava violento“.(VocediNapoli)
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