Svolta nel caso Viviana Parisi e del piccolo Gioele, mamma e figlio trovati morti nei boschi di Caronia, in Sicilia, lo scorso 8 agosto 2020.
Secondo la Procura di Patti, che coordina l'inchiesta, la deejay 41enne "si è uccisa lanciandosi dal traliccio" ai piedi del quale è stata trovata senza vita.
Ma non è finita qui. Con ogni probabilità prima di togliersi la vita Viviana avrebbe strangolato il figlio Gioele. Il piccolo di 4 anni fu ritrovato nel bosco circa dieci giorni dopo, il 19 agosto.
Dunque, nessun duplice omicidio. Per questo motivo, come apprende l'Adnkronos, la Procura ha chiesto al gip l'archiviazione.
I dubbi del marito della dj: “Una messinscena”
Intervistato dalla Stampa due giorni fa, Daniele Mondello ha ribadito di non credere alla tesi dell’omicidio-suicidio. Per lui “è solo una messinscena, i due corpi spostati nel luogo dove ritrovati, e questo lo dice la scienza, non lo dico io”.
L’uomo ha spiegato che i due cadaveri distanti un chilometro l’uno dall’altro e che avevano “le stesse ferite da caduta nonostante non ci fosse alcun traliccio e nessuna altura nel luogo in cui è stato trovato Gioele. E la stessa sostanza rosacea nei denti, una colorazione che indica la condizione di asfissia mentre si muore”.
Mondello è sicuro che qualcuno abbia spostato i corpi: “Dobbiamo capire cosa è successo quel maledetto giorno altrimenti non potrò avere pace“.
Quindi, l’uomo dà una sua ricostruzione:
“Viviana e il mio bambino sono precipitati nel bosco di Caronia all’interno di un invaso con circa 50 centimetri d’acqua sul fondo: un pozzo, una cisterna, un contenitore.
Sono precipitati contemporaneamente, Viviana si è fratturata varie parti del corpo, soprattutto a sinistra, le sono esplose due vertebre, ha perso coscienza e sensibilità, è morta per asfissia. Gioele ha impattato con la testa ed è morto per asfissia. Poi i due corpi, in tempi diversi, estratti dal fondo del pozzo”.
“Viviana tirata fuori la tarda sera del 3 agosto o la mattina del 4 agosto e trasportata in modo tale che le sono stati strappati i capelli – ha aggiunto -.
Gioele tirato fuori successivamente e depositato nella zona, forse conservato in un contenitore di plastica e posizionato successivamente sul luogo del rinvenimento, dove è stato poi aggredito dagli animali. Una messinscena criminale per inscenare il suicidio, depistare le indagini e allontanare le responsabilità dai colpevoli”. (Virgilionotizie)
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