Bimba scomparsa, c'è un super testimone: "Ho visto che l’ha rapita". Scarcerato il padre
Cinque giorni dopo la misteriosa scomparsa della piccola Kata, una bambina peruviana di 5 anni, avvengono tre importanti sviluppi nel caso.
Le prime due novità riguardano le piste investigative, mentre la terza coinvolge la famiglia. Il giudice del Tribunale di Firenze ha ordinato la scarcerazione di Miguel Angel Romero Chiccllo, padre di Kataleya Mia Alvarez Chicclo, conosciuta come Kata.
Kata scomparsa a Firenze, scarcerato il padre
L'uomo si trovava in custodia cautelare nel carcere di Sollicciano a Firenze a seguito di una condanna di primo grado per furto. Ieri sera, il tribunale ha ridotto la misura cautelare, imponendo l'obbligo di firma.
Nel frattempo, un testimone è emerso nella vicenda della scomparsa. Secondo quanto riportato, un uomo ha dichiarato di aver visto la bambina piangere mentre veniva trascinata via nel cortile. Questa testimonianza avrebbe portato i carabinieri a effettuare nuove perquisizioni ieri pomeriggio nell'area dell'ex hotel Astor, dove la bambina viveva con sua madre. Tuttavia, le ricerche non hanno prodotto risultati positivi.
Nel frattempo, emerge l'ipotesi di una vendetta legata a un episodio di violenza subita da una minorenne all'interno dell'ex hotel occupato Astor, che potrebbe essere collegato alla drammatica scomparsa di Kataleya. Gli occupanti dell'edificio hanno raccontato questa circostanza. Ciò suggerisce che oltre al racket delle stanze occupate, potrebbe esserci stato un episodio che ha scatenato una spirale di violenza all'interno della comunità latinoamericana, culminando nella scomparsa della piccola. Gli investigatori considerano questa una pista importante da seguire.
"Tempo fa - ha riferito una donna, compagna del peruviano che è caduto dal secondo piano dell'edificio il 27 maggio per sfuggire a un'aggressione - ci fu una discussione tra uno dei leader dell'occupazione e la figlia. Si è scatenato un caos che ha portato anche all'assemblea dell'occupazione, ed è durante quel momento che è emerso il caso dello stupro subito da una quindicenne, anch'essa di origine peruviana ma esterna all'occupazione.
Dicevano che era stata trascinata all'interno da persone del posto, forse tutti ubriachi, incluso lei. Da quel momento non c'è stato più alcun momento di tranquillità. Quando è successo? Era febbraio, c'eravamo in tanti, il padre di Kata era ancora presente".
Queste nuove informazioni gettano ulteriore luce sul complesso scenario che circonda la scomparsa di Kataleya, aprendo diverse linee investigative che le autorità sono determinate a seguire.
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