POLIZZE RAMPELLI. Ivass, 'troppo inglese e parole legali nelle polizze'. Termini legali e giuridici o oramai non più usati, parole inglesi, frasi lunghe, poche indicazioni grafiche, elenchi farraginosi. In una Italia dove il livello di istruzione resta poco significativo rispetto ad altri paesi sviluppati e anzi il vocabolario medio si riduce, le polizze assicurative sono scritte ancora in un linguaggio poco chiaro che crea confusione ai consumatori e li allontana. Non a caso il nostro paese è uno di quelli meno assicurati. A tracciare tutti i problemi della poca s…

Il linguaggio giuridico-legale tecnico e poco chiaro e l'abbondanza di termini inglese nelle polizze assicurative, sono uno dei motivi della poca copertura assicurativa dell'Italia.

Come ha spiegato il componente del consiglio dell'Ivass Riccardo Cesari alla presentazione del workshop dedicato al tema: "nonostante alcuni passi in avanti, il linguaggio che ancora tende a dominare nella contrattualistica assicurativa (ma non solo assicurativa) è quello giuridico-legale, che naturalmente viene incontro alle esigenze di certezza e alla cultura tecnica di chi quei contratti scrive emettendo le coperture sottostanti, ma non di chi li acquista, privo, in molti casi, degli strumenti conoscitivi per poterne comprendere appieno la valenza". "Se l'incomprensione è fonte di ritrosia, non è da escludere che la scarsissima penetrazione in Italia delle coperture contro i Danni (1,9% il rapporto premi/Ppil nel 2021 contro il 4,9% della media Ocse) rifletta anche le difficoltà di comprensione del peculiare linguaggio con cui le numerose tipologie di copertura si presentano al consumatore, inesperto e frastornato".

Polizze, Rampelli: "Obbligo lingua italiana"

“L’incomprensibilità dei termini in inglese nel settore assicurativo è motivo determinante dell’insuccesso di alcuni settori delle polizze. Lo studio realizzato dall’istituto di Vigilanza delle Assicurazioni dimostra quanto sia indispensabile farsi capire dai cittadini e potenziali sottoscrittori".

"Questo ragionamento avvalora ancora di più l’impegno parlamentare affinché l’italiano sia inserita nella Costituzione e sia la lingua utilizzata nella pubblica amministrazione e tutti i servizi correlati. Un segnale che rende gli istituti di assicurazione molto più aperti al cambiamento di tanti esponenti politici che hanno parlato a vanvera della proposta di legge”.

E' quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d'Italia commentando lo studio pubblicato dall'Istituto di vigilanza della assicurazioni sull'utilizzo della lingua inglese quale causa di mancate sottoscrizioni di polizze.

Tortoreto in lacrime per Renato Di Remigio: addio a un giovane papà
Temptation Island, i single fanno subito litigare le coppie: "Le hai guardato il c**o. Sei uno str***o"