Camilla Sanvoisin, trovata morta a casa del compagno: la verità dall'autopsia
L'ipotesi dell'overdose da eroina: «Arresto cardiaco, nessuna violenza»
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I primi risultati dell’autopsia sul corpo di Camilla Sanvoisin, la venticinquenne figlia del produttore televisivo Axel Egon Sanvoisin, confermano che la giovane è deceduta per un arresto cardiocircolatorio. Nessun segno di traumi esterni o violenza è stato riscontrato. L’esame autoptico, condotto dall’Istituto di medicina legale dell’Università Cattolica sotto la direzione del professor Antonio Oliva, ha chiarito la causa della morte, ma saranno necessari ulteriori accertamenti per confermare se un’overdose di eroina possa aver avuto un ruolo determinante nel decesso.
Indagini in corso: attesa per i risultati degli esami tossicologici
Per stabilire con certezza se e in quale quantità Camilla abbia assunto sostanze stupefacenti la sera prima della morte, sarà necessario attendere i risultati degli esami tossicologici, che arriveranno entro 60 giorni. Nel frattempo, la procura di Roma ha avviato un'inchiesta per "morte in conseguenza di altro reato", al fine di accertare eventuali responsabilità.
Le dichiarazioni di Giacomo Celluprica: "Mi dipingono come un mostro"
Il compagno della giovane, Giacomo Celluprica, 35 anni, ha rilasciato alcune dichiarazioni a "Repubblica", respingendo le accuse mediatiche che gli vengono mosse.
"Mi dipingono come un mostro, ma non mi interessa. La morte di Camilla è una valanga che mi ha travolto, me la porterò dietro per tutta l'esistenza", ha dichiarato. Ha inoltre specificato che, contrariamente a quanto riportato da alcuni media, non si trova in stato di arresto e non sa nemmeno se sia ufficialmente indagato.
Celluprica ha ammesso di avere in casa alcune fiale sigillate di metadone, regolarmente prescritte, e che questo sarebbe stato l'unico motivo del suo fermo momentaneo. Ha inoltre sottolineato che la situazione si è gonfiata mediaticamente, gettando un’ombra negativa su di lui e sulla sua relazione con Camilla.
La notte della tragedia: l'ipotesi di un'overdose fatale
Secondo chi indaga, la morte di Camilla potrebbe essere stata causata da una dose letale di eroina, forse tagliata male. La giovane viveva da mesi con Celluprica in un appartamento nelle campagne della Giustiniana, a Roma nord. La sera del decesso, avrebbe consumato droga insieme al compagno e inviato messaggi ad alcuni conoscenti prima di perdere i sensi.
Le indagini proseguono per chiarire ulteriormente la dinamica degli eventi e le eventuali responsabilità legate alla tragedia.