Silvia Romano torna a casa: la volontaria liberata è arrivata a Milano, l'applauso del suo quartiere.
L'aspettavano già da ieri nel suo quartiere, al Casoretto, periferia Est di Milano. E' qui, nella casa di famiglia, che oggi pomeriggio è tornata Silvia Romano, la 24enne cooperante milanese rapita in Kenya nel novembre 2018 e rilasciata sabato in Somalia, dopo un anno e mezzo nelle mani dei suoi rapitori, il gruppo terroristico Al Shabaab. Accompagnata dalla madre e dalla sorella, Silvia Romano è scesa dall'auto scortata dalla polizia che ha fatto un cordone fino al portone per evitarle l'assalto di giornalisti e cameramen, mentre dalla strada partiva un applauso. Un rientro che Silvia Romano voleva al più presto, dopo essere atterrata alle 14 di ieri a Ciampino. Dopo essere stata ascoltata dal sostituto procuratore romano Sergio Colaiocco, con accanto i carabinieri del Ros, ha trascorso la notte a Roma con la sua famiglia - suo padre, sua madre e sua sorella - che ieri erano in aeroporto ad accoglierla con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e con il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
Il rientro a casa, quindi, è arrivato poco dopo le 17 di oggi, con una folla di giornalisti ad attenderla per strada assieme a vicini, amici, gente del quartiere. Scesa dall'auto Silvia Romano è salita subito in quell'appartamento dove ha vissuto fino a un anno e mezzo fa, quando era partita, per la seconda volta in pochi mesi, per il Kenya, impegnata nei progetti di volontariato con i bambini di una zona poverissima, a pochi mesi dalla laurea. Arrivando a casa ha potuto vedere gli striscioni con il suo nome sui balconi della strada. E i cartelli sul portone, con il bentornato di amici e vicini.