Lutto a Marcianise, città della provincia di Caserta, per la morte di Raffaella Antonelli, 30 anni compiuti da poco, deceduta in seguito ad un delicato intervento chirurgico al quale è stata sottoposta a Milano. Poco prima dell’emergenza Coronavirus, la giovane aveva scoperto di essere affetta da un brutto male, contro il quale stava combattendo.
La comunità di Marcianise è in lutto per la morte di Raffaella Antonelli, giovane di appena 30 anni, compiuti non molto tempo fa, deceduta in seguito ad un delicato intervento chirurgico al quale era stata sottoposta a Milano.
A dare la tragica notizia è Antonello Velardi, ex sindaco della città del Casertano, che su Facebook scrive: "Se ne è andata stasera, all'improvviso, come un fulmine in un temporale d'estate, Raffaella Antonelli. Il 14 marzo scorso aveva compiuto 30 anni.
E' morta a Milano, all'istituto neurologico Besta, dove era stata ricoverata per un intervento chirurgico che era delicato ma che non faceva presagire il tragico epilogo. Era bella come un fiore, dolce come il miele; nei mesi scorsi le era caduto il mondo addosso, stasera si è arresa, ha spento i motori e ha salutato".
Aveva scoperto di avere un brutto male
È lo stesso Velardi a raccontare che, poco prima che l'Italia fosse travolta dall'emergenza Coronavirus, Raffaella aveva scoperto di essere affetta da un brutto male, contro il quale stava cercando di combattere.
"Una tragedia per i parenti, un dolore molto forte per i suoi cari e per quanti a Marcianise ben conoscevano la sua famiglia. Dolce, molto discreta, intelligente, volitiva: la figlia che ogni genitore vorrebbe avere.
C'è poco da capire, non si riesce a comprendere né il perché di questa tragedia né la dimensione di un dolore devastante per i genitori e i fratelli. Si resta senza parole" scrive ancora Velardi. Da tempo, Raffaella e i suoi genitori vivevano ad Ancona, nelle Marche, ma la famiglia è molto conosciuta a Marcianise: il nonno paterno è stato capostazione a Marcianise, mentre lo zio ha lavorato negli uffici dell'amministrazione comunale. Fonte: Fanpage
Dramma in Campania: la città piange la piccola Lina, morta a 11 anni in piscina davanti alle amichette
Tragedia ad Ercolano nella giornata di ieri, dove una bimba di 11 anni, Pasqualina (Lina) d’Anna, è morta annegata in piscina. Il fatto si è consumato alle piscine “Punta Quattroventi”, in via Marittima, in un noto complesso alberghiero a quattro stelle.
Ercolano (Napoli), tragedia in piscina: Pasqualina d’Anna morta annegata a 11 anni
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Torre Annunziata, la bimba stava giocando con le amichette in una piscina aperta al pubblico dell’albergo quando, intorno alle 19, la piccola avrebbe accusato un malore.
Tempestivamente sono intervenuti i soccorritori che hanno trascinato Lina a bordo vasca. Successivamente è arrivata un’ambulanza del 118. I sanitari hanno provato a rianimarla ma per l’undicenne non c’era più niente da fare.
Il pm della Procura di Torre Annunziata ha disposto il sequestro della salma, trasferita per l’autopsia al Policlinico dell’Università Federico II a Napoli. I carabinieri della sezione rilievi stanno verificando il rispetto della normativa di sicurezza nel complesso alberghiero.
Lina era con la madre. Il padre, Alessandro D’Anna, 37 anni, è un pregiudicato ritenuto legato al clan Ascione-Papale e non era presente al momento dell’ incidente. La madre è la nipote del boss Antonio Papale, ucciso nel 2007 ad Ercolano.
Sconvolto anche il sindaco, Ciro Buonajuto, che nella serata di ieri ha diffuso sulla sua pagina facebook un messaggio rivolto ai familiari della bambina. Ecco il testo del messaggio:
“Sono notizie che gelano il sangue, si può solo immaginare il dolore dei parenti, degli amici e di tutti coloro che conoscevano la piccola.Non ci sono parole per lenire dolori del genere. A nome della Città di Ercolano, un abbraccio forte a genitori, familiari e amici della piccola Lina. Da questa sera in cielo c’è un Angioletto in più”. Fonte: Tele club Italia
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