Ha un malore improvviso e muore mentre fa colazione al bar: Mario stroncato sotto gli occhi di tutti
Dramma a Capua. E' morto così all'improvviso senza una ragione sotto gli occhi di tutti. Si chiamava Mario Ragozzino ed aveva 64 anni.
Addio Mario
La tragedia è avvenuta sabato mattina nel bar di via Roma. Un'intera città sotto choc per la perdita improvvisa del loro concittadino. Il sessantaquattrenne, come riporta Casertace, residente nella frazione di Sant’Angelo in Formis, si è sentito male improvvisamente mentre era intento a fare colazione al bar Roma, situato nell’omonima via Roma.
Difficoltà a respirare prima e poi il peggioramento delle condizioni, con un arresto cardiaco improvviso, mentre si trovava nell’ambulanza del 118 che lo aveva soccorso. Giunto in ospedale è spirato poi nelle ore successive.
Da Mario a Francesco - altro dramma[sv slug="seguici"]
Macerata Campania. Trentacinque anni, una vita intera davanti che in un attimo si è sgretolata. Si chiamava Francesco Elisino, stroncato da due malori improvvisi e morto mentre attendeva il 118.
I fatti
Stando. quanto riportato da nanoTv, il 35enne ha accusato il primo malore in mattinata. Sul posto presenti i sanitari del 118, allertati dalla famiglia dell’uomo. Questi ultimi volevano portare l’uomo in ospedale, ma egli ha rifiutato dicendo di sentirsi meglio.
Dopo qualche ora è stato colpito da un secondo malore, precisamente un arresto cardiaco, che è stato letale per il 35enne. I sanitari del 118 questa volta purtroppo non hanno potuto fare nulla
Intervenuti anche i carabinieri della stazione locale che hanno accertato la cause naturali del decesso.
Francesco Elisino - disposta l'autopsia
L’incarico da parte del pm Ricciardiello sarà conferito al medico legale dopodomani. Anche la famiglia vuole vederci chiaro.
Quindi è presumibile che i funerali nella chiesa di San Martino Vescovo si terranno venerdì. Una tragedia che ha colpito l’intera comunità, tantissimi i messaggi di cordoglio.
Le parole di don Rosario Ventriglia:
Francesco è caduto in una trappola presente nel nostro paese, esiste pertanto una responsabilità di tutti. Ora lancia un grido: “per favore, ‘suonate’ forte per la libertà nell’attimo presente della vita”. È la motivazione interiore della nostra festa appena conclusa.
Francesco non lo pensiamo perduto. È custodito nell’amore sofferente di Gesù. Lui lo donerà di nuovo al cuore di sua madre, di suo fratello, degli amici, e in cielo a tutti.
Sono certo che non mancherà la nostra preghiera. (EdizioneCaserta)
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