Bianca Balti si racconta a Le Iene: la lotta contro il tumore e i demoni del passato
La modella italiana, colpita da un tumore alle ovaie al terzo stadio, apre il cuore su malattia, maternità e rinascita.
Bianca Balti, icona della moda internazionale, si apre con disarmante sincerità nel servizio de Le Iene. Nicolò De Devitiis l’ha raggiunta a Los Angeles per trascorrere 48 ore al suo fianco, scoprendo una donna forte, ma anche vulnerabile, che affronta la malattia con coraggio e riflette su un passato segnato da traumi e successi.
La diagnosi e la battaglia contro il tumore
Colpita da un tumore alle ovaie al terzo stadio, Bianca Balti racconta il momento drammatico della diagnosi: «Era l’8 di settembre, sono andata al pronto soccorso, il 10 mi hanno operato». La modella spiega come la malattia abbia compromesso gravemente il suo corpo e come l’operazione e la chemioterapia l’abbiano costretta a ridefinire la propria vita: «Sto cercando di essere a dieta perché la chemio ti gonfia un sacco».
Nonostante la gravità della situazione, Bianca trova il modo di sorridere: «Da quando non ho più i capelli tutti mi trattano meglio». La modella ha scelto di non indossare parrucche, vedendole come una finzione, e affronta la battaglia con una determinazione che ispira.
Un passato di dolore e resilienza
Durante l’intervista, Bianca tocca temi delicati del suo passato, come le molestie subite a 14 anni. «Sono stata molestata, e da lì è come se fossi diventata una cattiva ragazza», confessa. Nonostante il dolore, oggi riesce a parlarne con una leggerezza che riflette anni di elaborazione: «Mi hanno rimproverato per come ne ho parlato, ma l’ho fatto dopo vent’anni».
Rivela anche la difficoltà nel rapporto con i genitori, un tempo conflittuale: «Ho sempre parlato male di loro pubblicamente, ma quanto li amo non l’ho mai detto abbastanza».
La maternità e il futuro
Parlando del suo desiderio di maternità, Bianca racconta di aver fatto un ciclo di crioconservazione degli ovociti due anni fa, prima della diagnosi, per garantirsi la possibilità di un’altra gravidanza. La scelta di non sottoporsi a una rimozione preventiva delle ovaie, pur sapendo di essere portatrice della mutazione genetica BRCA, è stata motivata dalla speranza di avere un altro figlio.
Balti riflette anche sul valore della famiglia: «Una volta che hai l’amore dei tuoi cari, quello è il senso della vita».
La top model non nasconde il pregiudizio che spesso accompagna il suo lavoro: «Le persone pensano che quello della modella sia un lavoro poco serio. Io non ci provo neanche a dimostrare il contrario». Parole che rivelano una personalità autentica e lontana dagli stereotipi.
La testimonianza di Bianca Balti è un racconto di forza, vulnerabilità e rinascita. La sua capacità di affrontare il tumore e i traumi del passato con coraggio e ottimismo ispira chi la segue. Nel servizio de Le Iene, la modella dimostra ancora una volta di essere non solo un’icona di bellezza, ma anche un esempio di resilienza e autenticità.