Il mondo del cinema piange la perdita di William Friedkin, celebre regista noto per i suoi capolavori "Il braccio violento della legge", che gli valse il premio Oscar nel 1972, e soprattutto per il leggendario film horror "L'esorcista", diretto nel 1974. Friedkin è scomparso lunedì a Los Angeles all'età di 87 anni, poco meno di un mese prima della sua partecipazione prevista al prossimo festival del cinema di Venezia, dove avrebbe presentato il suo ultimo film, "The Caine Mutiny Court-Martial".

La notizia confermata dal rettore della Chapman University, Stephen Galloway, amico della moglie di Friedkin, Sherry Lansing. Il regista è stato uno dei pilastri del cinema rivoluzionario degli anni '70, insieme a figure come Francis Ford Coppola, Peter Bogdanovich e Hal Ashby. La sua carriera cinematografica iniziò nel 1965 con "Good Times", una commedia che segnò il suo debutto sul grande schermo.

William Friedkin - Il successo

La vera popolarità arrivò con il film poliziesco "Il braccio violento della legge" (conosciuto anche come "The French Connection"), che oltre a ottenere un grande successo commerciale, fu lodato dalla critica e considerato unanimemente un capolavoro. Tuttavia, è con l'adattamento del romanzo horror di William Peter Blatty, "L'esorcista", che Friedkin raggiunse il suo apice creativo. Il film divenne un fenomeno mediatico, incassando oltre mezzo miliardo di dollari in tutto il mondo, a fronte di un budget di soli 12 milioni. Non solo divenne un'icona del genere horror, ma anche un punto di riferimento per registi del calibro di Akira Kurosawa, David Fincher e Steven Spielberg.

Nonostante le difficoltà e i problemi di produzione che afflissero la realizzazione di "L'esorcista", il film ha lasciato un'impronta indelebile nella storia del cinema. Ancora oggi è considerato uno dei film più spaventosi di sempre e il suo impatto è stato testimoniato dalle parole di Martin Scorsese, che lo ha definito "assolutamente terrificante come il giorno in cui è uscito".

L'eredità di William Friedkin nel mondo del cinema è immensa e la sua influenza continuerà a risuonare nelle opere future e nell'immaginario collettivo. La sua scomparsa rappresenta una grande perdita per l'industria cinematografica, ma il suo lavoro rimarrà come testimonianza del suo talento e della sua genialità.

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