SALERNO. Brande aperte ma nessuna merce in esposizione. Nei mercati di Salerno i venditori ambulanti hanno manifestato contro le chiusure imposte dalla zona rossa. In particolare, a Salerno, tre sono i mercati coinvolti: quello di Torrione in via Robertelli, Salerno centro in via Piave e Pastena in via De Crescenzo.
Le proteste a Salerno e provincia
I commercianti sono sul piede di guerra. "O tutti aperti o tutti chiusi" Si legge in uno degli striscioni. "Non vogliamo ristori o carità, vogliamo tornare a lavorare" Gridano i manifestati, sottolineando che "I mercati sono luoghi sicuri". Messaggio ribadito anche dal coordinatore regionale dell’Anva Confesercenti, Ciro Pietrofesa, presente anche questa mattina, dopo il sit-in di ieri sotto gli uffici della provincia di Salerno.
Alla base della contestazione, anche, la denuncia da parte dei venditori di merce come abbigliamento intimo, cosmesi e prodotti per la cura della persona: "Merce la cui vendita viene concessa nei negozi e non l'aperto" Sottolinea uno dei manifestanti. Una mobilitazione che ha coinvolto quasi tutte le città della provincia e della Campania.
A Battipaglia interviene anche la sindaca
A Battipaglia, gli operatori ambulanti hanno occupato i rispettivi posteggi, sostenuti dalla presenza della sindaca Cecilia Francese. "Il mercato c.d. "del giovedì", punto di riferimento importante per noi battipagliesi e più in generale dell'intera Provincia, oggi è desolatamente vuoto". Così scrive sul suo profilo ufficiale la Francese.
"Non il classico via vai di persone, nessun incitamento all'acquisto di un prodotto, ma la sola presenza di una delegazione di mercatari, operanti in settori diversi da quelli autorizzati all'apertura, in un civile sit-in di protesta, che ho avuto il piacere di incontrare questa mattina.
Ho ascoltato il loro grido di allarme, le difficoltà enormi di garantire - da padri di famiglia- il sostegno per le loro famiglie. Come Sindaco, ma soprattutto come cittadino Battipagliese, mi sento accanto a loro, sono una di loro.
E come Istituzione, anche mediante sollecitazione all'Anci nazionale, faremo tutto il possibile affinché le attuali norme restrittive anti-Covid vengano quantomeno allentate, consentendo loro di poter ritornare a lavorare, pur nel rispetto delle misure di tutela previste dalle norme generali di salvaguardia dalla Pandemia da Covid19.
Nel rispetto, dunque, del distanziamento fisico, previa predisposizione di apposito piano di sicurezza, evitando assembramenti e con i controlli tesi ad assicurare l'utilizzo della mascherina sia da parte dei venditori che degli acquirenti. Perché il lavoro è dignità, e il diritto alla salute non può prescindere da esso", conclude la sindaca. Fonte: Otto Pagine
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