Napoli, torna la Venere degli Stracci. Pistoletto: "Vorrei abbracciare chi l’ha bruciata”
Il sindaco Gaetano Manfredi: «Ora è il tempo della rinascita che coinvolge anche chi l’ha distrutta»
Napoli celebra un momento di rinascita e speranza, con l'inaugurazione della nuova "Venere degli Stracci" in piazza Municipio, un anno dopo che un rogo devastante ha ridotto in cenere l'originale installazione artistica.
Accanto al sindaco Gaetano Manfredi e al presidente dell'associazione Altra Napoli Ef, Antonio Lucidi, il maestro Michelangelo Pistoletto taglia simbolicamente il nastro della sua creazione, augurandosi di poter incontrare Simone Isaia, il giovane senza fissa dimora accusato di aver appiccato il fuoco all'opera.
La conferenza a Palazzo San Giacomo
Durante la conferenza stampa tenutasi a Palazzo San Giacomo prima dell'inaugurazione, Pistoletto esprime il desiderio di abbracciare la persona responsabile dell'atto vandalico, sottolineando l'importanza di affrontare il crimine con empatia e comprensione.
Il sindaco Manfredi aggiunge che la nuova Venere simboleggia l'impegno della città verso un futuro inclusivo, rimarcando il desiderio di coinvolgere tutti nella rinascita della comunità.
Oggi manca l’autore del gesto che avremmo voluto vedere con noi, perché la nostra idea della ripartenza simboleggiata dalla nuova versione della Venere è che non si deve lasciare indietro nessuno - dice Manfredi -. Dal giorno del rogo abbiamo tutti insieme avviato un percorso di ripartenza e avremmo voluto includere colui che ha contribuito a questo percorso, e che ha compiuto questo gesto forse ha pensato che il fuoco potesse essere in quel momento una sua affermazione di essere
Simone Isaia, attualmente detenuto, ha recentemente ricevuto una condanna a quattro anni di reclusione, una sentenza che contesta in quanto ha sempre dichiarato la sua innocenza. Nonostante le questioni legali in sospeso, l'incidente ha dato all'opera una nuova visibilità, attirando l'attenzione internazionale e potenziando il suo significato artistico.
Il professore Vincenzo Trione, consigliere del sindaco e curatore di Napoli Contemporanea, commenta che l'incidente ha fatto emergere il valore dell'opera, generando dibattiti e discussioni su scala globale. Questo evento ha reso la "Venere degli Stracci" un simbolo di bellezza e decadimento, rappresentando sia la profonda spiritualità umana che la disgregazione della società.
Pistoletto stesso sottolinea l'importanza di Napoli come città antica e moderna, caratterizzata da contraddizioni evidenti
La nuova installazione della Venere è stata finanziata principalmente attraverso una raccolta fondi promossa dal Comune e dall'associazione Altra Napoli, il cui ricavato è stato reinvestito in progetti sociali volti a sostenere le persone con disabilità intellettiva e le donne detenute.
Io vorrei abbracciare la persona che ha commesso questo delitto - dice nel corso della conferenza stampa a Palazzo San Giacomo che precede l’inaugurazione della Venere in piazza -. Come evitiamo la mostruosità del delitto se non la abbracciamo con la vulnerabilità del nostro pensiero più illuminato?
Il denaro raccolto supporterà le attività dell'associazione "La Scintilla", che offre assistenza e accompagnamento alle persone con disabilità, e della Cooperativa Sociale "Lazzarelle", impegnata nel reinserimento lavorativo delle detenute. Questi progetti incarnano lo spirito di rinascita e solidarietà che la nuova Venere rappresenta per la città di Napoli.
Infine, c'è la possibilità che la "Venere degli Stracci" trovi una nuova casa nella Chiesa di San Pietro ad Aram, un luogo storico di grande valore. Questa eventualità aprirebbe la strada per un coinvolgimento ancora più profondo della comunità locale, offrendo a Isaia la possibilità di contribuire attivamente alla sua valorizzazione come guida turistica.
In conclusione, la rinascita della "Venere degli Stracci" non solo rappresenta un trionfo artistico, ma anche un segno di speranza e resilienza per una città che continua a lottare contro le avversità.