Andrea Sempio e Chiara Poggi
Andrea Sempio e Chiara Poggi

La Procura di Pavia ha chiesto al Gip un incidente probatorio per effettuare nuove analisi sul DNA di Andrea Sempio. L'obiettivo è confrontarlo con i risultati delle analisi già condotte sul materiale genetico trovato su dita e unghie di Chiara Poggi, oltre che su altri campioni biologici e reperti mai analizzati o dal risultato dubbio.

La posizione della famiglia Poggi

La famiglia di Chiara Poggi si è costituita "parte offesa" nel nuovo procedimento, un passaggio fondamentale che permette loro di seguire direttamente le indagini e partecipare agli accertamenti. Questo significa che potranno nominare esperti e contribuire alla ricerca della verità sulla morte della giovane.

La ricerca di nuovo materiale genetico

Nuovo materiale genetico potrebbe essere rinvenuto sui para-adesivi delle impronte trovate sulla scena del crimine e sugli oggetti già analizzati presso i laboratori del Ris di Parma. Il miglioramento delle tecniche di analisi potrebbe permettere di ottenere risultati più precisi rispetto a quelli delle precedenti indagini.

Il parere degli esperti

Un lungo comunicato della Procura di Pavia, firmato dal procuratore Fabio Napoleone, ha riportato il deposito di una consulenza tecnica da parte della difesa di Alberto Stasi, condannato in via definitiva per l'omicidio. Lo studio è stato realizzato dal genetista Ugo Ricci e dall'esperto internazionale Lutz Roewer, specialista negli aplotipi del cromosoma Y. I consulenti hanno valutato l'utilizzabilità del profilo genetico rinvenuto sotto le unghie della vittima e la sua compatibilità con il DNA di Andrea Sempio.

I reperti mai analizzati

Il 13 marzo, su disposizione della gip Daniela Garlaschelli, è stato prelevato materiale biologico dall'indagato Andrea Sempio per determinare il suo profilo genetico. Inoltre, verifiche condotte presso l'Unità di Medicina Legale e Scienze Forensi dell'Università di Pavia hanno portato alla scoperta di campioni biologici e reperti della vittima che non erano stati distrutti nel 2022 dalla Corte d'Assise d'Appello di Milano. Alcuni di questi non erano mai stati analizzati, mentre altri avevano dato risultati inconcludenti.

Le nuove indagini genetiche

I nuovi esami genetici, grazie ai progressi tecnologici, potrebbero fornire risposte più chiare. I campioni e i reperti, mai confrontati con il profilo biologico di Andrea Sempio, potrebbero rivelare dettagli cruciali per il caso. Inoltre, i para-adesivi delle impronte trovate sulla scena del crimine potrebbero contenere materiale genetico utile alle indagini. Tuttavia, queste analisi comporterebbero la distruzione definitiva di alcuni reperti.

La richiesta di incidente probatorio

La Procura di Pavia, rappresentata dall'aggiunto Stefano Civardi e dalla pm Valentina De Stefano, ha chiesto alla gip Daniela Garlaschelli di autorizzare un incidente probatorio per effettuare il maxi accertamento genetico. Se accettata, la richiesta permetterà alle parti coinvolte – difesa, famiglia Poggi e Procura – di nominare propri consulenti per seguire le analisi.

Il ruolo del perito terzo

Se la gip darà il via libera, verrà nominato un perito terzo per condurre le analisi e redigere una relazione definitiva. Questo passaggio è fondamentale per cristallizzare le prove, evitando di dover ripetere gli esami in futuro e rendendo i risultati utilizzabili in un eventuale processo.

Il legame con il caso Yara Gambirasio

Le operazioni di analisi verranno condotte in contraddittorio tra le parti. Per conto della Procura, sarà coinvolto il genetista Carlo Previderè, noto per il suo lavoro nel caso di Yara Gambirasio. La famiglia Poggi si affiderà allo storico consulente Marzio Capra, mentre la difesa di Andrea Sempio sarà seguita dall'ex maresciallo del Ris Luciano Garofano. Questo incidente probatorio potrebbe essere determinante per fare luce su uno dei casi di cronaca nera più discussi degli ultimi anni.

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