Castel Volturno. Il vero obiettivo non era lui, ma il fratello. È l'agghiacciante retroscena dell'omicidio di Luigi Izzo, barbiere 38enne raggiunto da 5 coltellate nel vialetto di casa a Castel Volturno in località Scatozza sotto gli occhi esterrefatti della moglie. La mano omicida è quella di Alessandro M., 53enne castellano, insieme a suo figlio Roberto, di 27 anni.

Castel Volturno - Il movente

Il movente risiederebbe in una ripicca nei confronti del fratello della vittima, Orlando, che nella notte di sabato aveva discusso con Roberto all'esterno di un bar in via Roma. L'accesa discussione si è tramutata in spintoni, pugni e gli occhiali rotti a Roberto. Mentre Orlando e Roberto discutevano è sopraggiunta la vittima che ha cercato di riportare la calma, trascinando via il fratello. Un'offesa che però doveva essere ripagata. Roberto avvisa il padre della lite con Orlando e da lì il desiderio di vendetta di Alessandro.

I fatti

I due si mettono in cerca del loro bersaglio ma non sanno dove abita e si recano dal fratello Luigi di cui conoscevano l'indirizzo. Una volta sotto casa di Luigi lo fanno uscire con una scusa ed inizia una discussione che Luigi cerca di sedare offrendosi di pagare lui gli occhiali rotti. La discussione degenera e partono i primi fendenti all'addome.

Luigi cerca di fuggire dai suoi aggressori, riesce a fare circa 7 metri mentre viene rincorso e raggiunto da altri fendenti alla schiena. Viene lasciato lì, nel vialetto di casa fuori il cancello, immerso nel sangue tra le urla disperate della moglie che cerca di soccorrerlo.

Castel Volturno - Le indagini

Alessandro e Roberto M. si danno alla fuga. Partite le indagini dei carabinieri del Reparto Territoriale di Mondragone, i due congiunti vengono individuati e portati in caserma. Dopo un lungo interrogatorio i due hanno ammesso il folle gesto, assistiti dall'avvocato Giuseppe Guadagno, ed il Sostituto Procuratore Annalisa Imparato ha firmato un decreto di fermo per omicidio volontario in concorso. I due congiunti sono stati condotti presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.(Casertanews)

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